Ci sono voluti diecimila mattoncini Lego per realizzare la facciata del duomo con tanto di campanile e ponteggio, il palazzo del bar Moderno, l’arengario e la fontana delle rane di Monza. Tredicimila mattoncini e due anni di lavoro invece per riprodurre l’intera facciata (lato giardini) di Villa reale.
Marco Montrasio, monzese, appassionato da sempre dei mattoncini danesi, ha portato a termine la prima parte del suo progetto più impegnativo e ora sogna una mostra in città per raccontare con le sue opere i monumenti-simbolo di Monza. Il debutto per la nuova opera che misura un metro e ottanta di lunghezza è stato nei giorni scorsi a Villa Di Serio nella bergamasca dove un centinaio di appassionati iscritti all’Italian Lego Users hanno esposto le proprie opere.
«Per noi che ci dedichiamo con pazienza a questo tipo di passione – spiega Montrasio – la gratificazione più bella è sentire i commenti di chi viene a vedere le nostre creazioni». Per Villa reale il progetto è partito – come sempre – da decine di foto. L’intera facciata, poi le finestre, i dettagli architettonici, la bella scalinata posteriore. «La parte più complessa è proprio la progettazione e il reperimento dei pezzi – spiega Montrasio – a volte bisogna ingegnarsi per capire come realizzare un timpano o una balaustra». Per iniziare ha voluto dedicarsi alla facciata nobile, quella privata che guarda ai giardini. Più ricca di dettagli architettonici rispetto a quella più sobria frontale.
«Ora però per completare l’opera riprodurrò anche la facciata che guarda a viale Cesare Battisti e le due ali laterali – spiega – è un impegno anche economico non da poco per cui se ci fosse qualche sponsor non mi dispiacerebbe».
Intanto Montrasio sta immaginando una mostra con le sue creazioni: «Ne ho parlato con l’assessore alla cultura – dice – le mie creazioni, tutte monzesi, potrebbero essere un fulcro della mostra che potrebbe essere arricchita da altre creazioni di monumenti lombardi realizzati da altri appassionati del mio gruppo». Dopo la Villa, Montrasio si dedicherà al portale gotico del Circolo tennis, mentre un socio dell’Italian Lego User si sta dedicando alla riproduzione dell’autodromo con tanto di sopraelevate.