Un anno e mezzo fa era stato spedito da Napoli a Torino: era il mese di marzo del 2017 e Venaria reale aveva deciso di celebrare il suo decennale di riapertura con la mostra “Dalle regge d’Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda”. Lì tra le tante opere d’arte e gli oggetti che raccontavano la parabola regale di Casa Savoia, c’erano anche alcuni degli arredi di proprietà della Villa reale di Monza, il luogo di villeggiatura preferito da Umberto e Margherita, oltre a una delle copie della corona ferra. Ma c’era anche un’altra Monza che, però, non arrivava dal capoluogo brianteo: un quadro che rappresentava la reggia.
Si tratta di un dipinto su seta ricamata con l’aggiunta di motivi vegetali essicati, attribuito a Clelia Grafigna e grande più di un metro e mezzo di base per altrettanto in altezza. Appartiene a un altro spazio amato dai Savoia: il Museo e Real Bosco di Capodimonte, con cui già la reggia monzese ha intrecciato una collaborazione nei mesi scorsi portando alla Cappella reale La crocifissione di Van Dyck.
Il quadro rappresenta il retro della Villa sul lato dei giardini reali con una scena familiare: bambine e due donne, magari la stessa Margherita di Savoia. L’opera è della fine dell’Ottocento.
Ora l’alleanza diventa triangolare: Capodimonte ha offerto l’opera in comodato d’uso gratuito al Consorzio Villa reale per esporlo ma, prima di mostrarlo di nuovo al pubblico, avrà bisogno di una serie di restauri che i delicati seta e motivi vegetali impongono. Bene: si può fare, con le gambe di tutti.
Di tutti i podisti e non che sabato 10 novembre parteciperanno alla terza edizione della “Water run”, organizzata al parco dalla società sportiva Monza Marathon Team con la sponsorizzazione di BrianzAcque. È la corsa sostenibile, in cui ricorda il gestore del sistema idrico “per dissetarsi, i partecipanti utilizzeranno infatti solo ed esclusivamente la buona acqua pubblica di rete a Km.0, che sarà distribuita in due punti” (e che vedrà per la prima volta il Brianza Street Water, la casa mobile su quattro ruote, elettrica al 100%, da cui si può spillare H20 nelle versioni liscia e gasata).
«Valorizzare il nostro territorio correndo è possibile e la dimostrazione concreta è questa edizione di Monza Challenge. Grazie alla rinnovata collaborazione con BrianzAcque, riusciremo in qualcosa di unico, recuperando e donando alla città un importante dipinto di fine ‘800 raffigurante la Villa reale di Monza» ha detto Andrea Galbiati, presidente del Monza Marathon Team, che per quest’anno ha preparato una corsa cronometrata ma non competitiva su quattro distanze: 3 Km, 5 Km, 10 Km, 21,097 Km o la Long Run (21Km +10 Km) con partenza libera tra le 9 e le 10. A fine corsa, Brianzacque distribuirà borracce e gadget per grandi e bambini (iscrizioni su monzamarathonteam.it).
«Chi ha passione per lo sport e ama l’ambiente troverà senz’altro interessante questa manifestazione a impatto zero, che ha come palestra il polmone verde del parco e che abolisce le bottiglie di plastica non riciclabile, problema reale non solo per il pianeta, ma per tutti noi», ha aggiunto Enrico Boerci, presidente di BrianzAcque. Parte del ricavato delle iscrizioni è destinato al restauro del quadro di Capodimonte, che sarà curato dai laboratori di Venaria reale.