Un trasloco che è destinato a suscitare polemiche. Quindici richiedenti asilo potrebbero essere costretti a lasciare gli spazi di via Partigiani d’Italia a Desio – dove dal 2017 vivono in coabitazione con la Polizia locale – per fare posto ai vigili, in crescita numerica.
Si sa che il vicesindaco e assessore alla sicurezza, Andrea Villa, considera una priorità potenziare in modo significativo il comando della polizia locale, aumentando la sicurezza reale e percepita. Più uomini – da 21 a 27 (più 1 comandante, 6 commissari e 4 impiegati amministrativi) entro il 2025 – più mezzi e più servizi: un percorso in ascesa iniziato nel 2022 con il nuovo comandante Giovanni Dongiovanni e proseguito con il suo successore, Cosimo Tafuro.
Desio: sfratto ai migranti dal comando di polizia locale, la giunta
Servono più spazi. E allora, nell’ambito di una razionalizzazione della storica caserma che sarà rinnovata con un investimento di 110mila euro finanziati dalla Regione, Villa vorrebbe spostare altrove i 15 profughi che da quasi sei anni vivono fianco a fianco con gli agenti della polizia locale.
«È necessario spostarli – conferma il vicesindaco -. Il comando della polizia locale non è certo il luogo più adatto per ospitare una comunità di profughi». Villa si è però mostrato attento ad assicurare il benessere dei migranti. La stessa sollecitudine è stata mostrata dall’assessore ai servizi sociali, Fabio Sclapari: «Prima di spostarli sarà necessario attendere che scadano tutte le convenzioni in essere, che rispetteremo. Poi, troveremo per loro un’altra soluzione. Il trasferimento dunque non sarà imminente: dovrà essere attuato con attenzione e rispetto per i migranti e richiederà almeno un anno. Fondamentale infine che ci sia per loro una soluzione rispettosa e adeguata».
Desio: sfratto ai migranti dal comando di polizia locale, le opposizioni
A sistemarli proprio nel comando della Polizia locale era stato, nel 2017, l’ex sindaco Roberto Corti. E, infatti, la decisione di sfrattarli ha subito suscitato la contrarietà dei consiglieri di centrosinistra: «Grazie al progetto Sprar – contesta l’esponente del Pd, Jennifer Moro – era stato possibile ristrutturare alcuni appartamenti del comando abbandonati dal 2005 e ora il Comune incassa pure un affitto. La convivenza inoltre è in realtà ben poco invasiva, visto che agenti e richiedenti asilo hanno ingressi separati. Aveva l’obiettivo di creare un ambiente educativo per i migranti. Ora questa Giunta li sposterà in periferia e non si occuperà di un adeguato inserimento nella nostra comunità: certe situazioni è meglio spostarle dal centro e nasconderle il più possibile».
Sorpreso si è mostrato anche il consigliere di Desio Viva, Francesco Pasquali: «Quello attuato dall’ex sindaco Roberto Corti è stato un progetto di integrazione a costo zero e non ha mai creato il minimo problema in città. Stupisce dunque che ora la Lega crei un problema che non esiste, facendo nascere la necessità di spostare dei migranti perfettamente integrati nella nostra comunità. Eppure, una buona amministrazione dovrebbe risolvere i problemi, non crearli».
Fin dal 2017 però la Lega – allora all’’opposizione – si era mostrata contraria all’accoglienza dei migtanti nei locali della Polizia locale e per protestare aveva dato vita a un presidio con duecento manifestanti e la presenza di Matteo Salvini.