Un fiore per i Partigiani. L’iniziativa promossa da Anpi, dal titolo “Strade di Liberazione” è stata accolta dai desiani, su stimolo del comitato soci Coop. L’Anpi ha invitato i cittadini a deporre un fiore sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate a partigiani e antifascisti, in occasione del 25 aprile. Nel rispetto delle regole anti Covid, domenica mattina alcuni desiani hanno attraversato le strade della città a piedi o in bicicletta in modo spontaneo e hanno lasciato un fiore nelle vie dedicate ai partigiani, ricordando anche la loro storia.
Via Partigiani d’Italia, via 25 aprile e la sede dell’Anpi le tappe d’obbligo. Il fiore è stato lasciato anche in ricordo di partigiani e antifascisti desiani o legati alla storia di Desio nelle vie a loro dedicate: Luigi Briani, antifascista deportato a Mathausen, Pietro Dolci, ucciso negli scioperi all’Autobianchi dalle forze reazionarie, Antonio De Luca, partigiano delle Brigate Mazzini catturato a Desio e consegnato alle SS tedesche, Giorgio Biondi dipendente dell’Atm ucciso dai fascisti in un’imboscata alla Valera, Giorgio Pallavicini morto un seguito ad un’aggressione fascista a Desio e tanti altri. I fiori sono stati lasciati accanto alle targhe delle vie: “Un fiore – spiega l’Anpi – che diverrà una luce accesa sul sacrificio di tante donne e uomini da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione”.
In mattinata a Desio si è tenuta anche la cerimonia ufficiale, alla presenza dei soli rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dell’Anpi, con la deposizione delle corone d’alloro al Monumento dei Caduti per la Libertà al Parco della Resistenza e alla Cappella dei Caduti presso il Cimitero, nel rispetto delle norme anti Covid. «La festa nazionale della Liberazione dall’occupazione nazifascista, che ha provocato una tragedia immane in Europa e nel mondo, deve essere comunque un’importante occasione per non dimenticare il sacrificio di milioni di persone che anche in Italia hanno lottato per la pace, la democrazia, la libertà – ha detto il sindaco Roberto Corti – . Ieri la ritrovata unità di intenti ha permesso il ritorno della libertà ed anche oggi, rinsaldando sempre più il nostro essere comunità, il nostro sentirci corresponsabili gli uni degli altri, ci permetterà di sconfiggere questa pandemia e finalmente, assieme, di ritornare a godere di una libertà piena»