Tra i maturandi impegnati negli esami in questi giorni ci sono anche gli studenti della quinta liceo linguistico del collegio Pio XI di Desio. Con loro, si chiude definitivamente la storia dell’Arcivescovile. Una storia durata più di 100 anni. La decisione è stata presa, a malincuore, due anni fa. Il calo delle iscrizioni ha messo in crisi lo storico istituto. Elementari e medie hanno chiuso da tempo.
Negli ultimi due anni le classi delle superiori (linguistico, artistico e amministrazione finanza e marketing) che dovevano concludere il percorso hanno frequentato le lezioni al Ballerini di Seregno. L’anno scorso si sono diplomati gli ultimi studenti del liceo artistico e dell’istituto tecnico economico. Quest’anno tocca al linguistico: gli studenti sono gli ultimi ad avere iniziato il percorso scolastico nella sede desiana.
«Sulla chiusura del Pio XI sono già state dette molte parole – dice don Gianluigi Frova rettore dell’Arcivescovile e del Ballerini – Gli ultimi due anni al Ballerini sono stati positivi per gli studenti provenienti da Desio: hanno potuto vivere in una scuola vivace e piena».
Una delle colonne portanti è stato Ivano Manzotti, segretario da una vita ed ex studente. «Al Pio XI ho trascorso 54 anni – afferma – Ho iniziato con la terza elementare, poi ho frequentato le medie e la ragioneria. Dal 1975 lavoro in amministrazione e tra un mese andrò in pensione. Stare con i ragazzi: questa è stata la mia vita».
Tra i ricordi più belli, la visita di Papa Giovanni Paolo II il 21 maggio 1983. Il Pontefice è atterrato con l’elicottero proprio al collegio arcivescovile. Centinaia di persone lo attendevano nel cortile della scuola. «La visita del Papa è il ricordo più bello. Non solo per la presenza del Pontefice, ma anche per i preparativi». Tanti ricordi sono rinchiusi nell’edificio di via Due Palme, oggi vuoto. «Mi viene il magone: purtroppo è andata così» dice il segretario.
Elementari, medie, ragioneria, liceo artistico e linguistico. La scuola ha ospitato fino a 500 alunni. Oggi è sede solo dell’asilo dell’infanzia. Dal prossimo anno lo gestirà la coop sociale Stripes, titolare del nido di via Diaz.