Desio, addio al Gruppo bocciofilo: troppo rumore, meno gare, pochi soldi

Il Gruppo Bocciofilo Aurora Desio, fondato nel 1948, è probabilmente ai titoli di coda. Subisce la crisi che stanno vivendo le bocciofile: l’impossibilità di giocare oltre le 23 ha tagliato le ali alla società che, con le casse sempre più vuote, non può sostenere lavori anti-rumore e l’affiliazione al Coni.
Desio: il segretario del Gruppo Bocciofilo Aurora Desio nella sede coi trofei storici
Desio: il segretario del Gruppo Bocciofilo Aurora Desio nella sede coi trofei storici Lamberto Motta

Dopo settanta anni di storia gloriosa, la città di Desio sta per perdere un’altra delle sue “istituzioni”. Il Gruppo Bocciofilo Aurora Desio, fondato nel 1948, è probabilmente ai titoli di coda. Quella che si è appena conclusa potrebbe essere l’ultima stagione agonistica. Non c’era, infatti, il solito clima di festa alle premiazioni del Campionato sociale, che si sono tenute nel pomeriggio di sabato 30 settembre. Dovrebbe essere stata l’ultima gara sullo splendido bocciodromo di via Garibaldi, che rischia seriamente di rimanere “orfano” della società che lo gestisce.

Il Gruppo Bocciofilo Aurora Desio non si iscriverà più al Coni, perchè la cassa piange e anche i 700 euro dell’affiliazione sono una cifra ormai fuori budget. Le radici del problema risalgono a una sentenza che qualche anno fa vietò, per via delle lamentele dei vicini residenti, che le gare serali si protraessero oltre le 23.

«Purtroppo questo ci impedisce di organizzare gare provinciali e regionali – spiega il segretario aurorino Cirillo Russo – che sono le uniche che richiamano sponsor e, quindi, fondi per sostenere la società. L’unica soluzione sarebbe realizzare paratie antisonore per isolare il campo di gara ed attutire i rumori. Abbiamo fatto richiesta in Comune, ma sembra che servano circa 150 mila euro e l’Amministrazione sostiene di non avere i fondi».

La società desiana pensa a un’alternativa: «Vorremmo trasformare l’ambiente in un Centro sociale e sportivo, ma anche qui servirebbero delle risorse, almeno 1.500 euro all’anno. Ci siamo rivolti al Circolo Aurora e, se necessario, ci rivolgeremo ancora al Comune, nella speranza che a qualcuno stia ancora a cuore una società che ha dato lustro al nome di Desio».

Il sindaco Roberto Corti si dice dispiaciuto, ma conferma che l’intervento sulla struttura è fuori budget: «Risorse non ce ne sono. Il problema delle bocciofile non è solo desiano: un po’ ovunque sono in crisi, anche perchè manca il ricambio generazionale».

In attesa del sipario applausi, ancora più sentiti,a Domenico Blondi, l’ultimo campione, che ha messo in fila nell’ordine Nicola Divairo, battutto nella combattuta finalissima, Raffaella Astolfi, bravissima a farsi largo in mezzo ad un lotto di agguerriti giocatori, e Armando Gelmini, quarto classificato.