Desio, abbattuta la villa dell’ex assessore Reitano: era un abuso edilizio

VIDEO - Le ruspe sono entrate in azione mercoledì mattina. E “villa Reitano”, in via Ferravilla a Desio, è stata rasa al suolo. Si è conclusa così una lunga vicenda durata più di cinque anni, segnata da ricorsi e contro-ricorsi in Tribunale.
Desio, ruspe in azione per demolire Villa Reitano
Desio, ruspe in azione per demolire Villa Reitano Paola Farina

Le ruspe sono entrate in azione mercoledì mattina. E “Villa Reitano”, in via Ferravilla a Desio, è stata rasa al suolo. Si è conclusa così una lunga vicenda durata più di cinque anni, segnata da ricorsi e contro-ricorsi in Tribunale.

La villa abusiva realizzata dall’ex assessore all’ambiente di Cusano Milanino Antonino Reitano (Pdl) è stata completamente abbattuta.

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L’attuale sindaco Corti e la senatrice Lucrezia Ricchiuti (Pd) furono i primi, quando erano all’opposizione in consiglio comunale, a sollevare il caso degli abusi edilizi di via Ferravilla e, in seguito, della villa di Reitano. Nel 2006 Corti arrivò in consiglio comunale proiettando le immagini di “google maps”, per dimostrare la presenza, vista dall’alto, di costruzioni abusive in via Ferravilla.

Dopo le denunce degli allora consiglieri di minoranza, venne istituita una speciale commissione abusi edilizi. E nel 2010, anche grazie agli articoli pubblicati dal Cittadino, venne alla luce la villa abusiva costruita da Reitano, allora assessore all’ambiente di una giunta di centrodestra a Cusano Milanino. Si scoprì che lì, su una superficie di 264 metri quadrati, ci viveva tutta la famiglia Reitano, su un terreno agricolo, senza i permessi. Con le denunce di Corti e Ricchiuti e una volta resa pubblica la vicenda, Reitano fu costretto alle dimissioni da assessore. La vicenda poi passò in tribunale, dato che ci furono ricorsi e contro-ricorsi al Tar. Anche perchè Reitano si è fatto forte della presenza, in casa, della moglie costretta sulla sedia a rotelle, rendendo più difficile l’intervento di sgombero. Da sindaco, Corti ha continuato la sua battaglia.

«Noi non molliamo la presa – commenta il sindaco Roberto Corti, presente in via Ferravilla, davanti alle ruspe al lavoro – Questo è il nostro messaggio: chi tenta di non rispettare le regole, prima o poi viene scovato».