Cosa fare col parassita bianco sulle piante di Monza e Brianza

Le segnalazioni sono numerose in tutta la Brianza, da Desio a Vimercate: la Takahashia japonica è quel parassita bianco che sembra un vermiiciattolo che si vede su molte piante. Cosa fare.
La Takahashia japonica
La Takahashia japonica

Le segnalazioni sono numerose, ma non sempre trovano riscontri immediati. Sta di fatto che da Vimercate a Sovico, da Albiate a Desio, la Takahashi japonica, cocciniglia di origine asiatica, sta dilagando. Ad essere colpite sono le piante di svariati comuni in provincia di Milano, Varese e Monza Brianza.

Il parassita bianco sulle piante: il Servizio Fitosanitario Regionale

Le amministrazioni comunali che hanno ricevuto segnalazioni dai cittadini invitano a prendere visione della comunicazione del Servizio Fitosanitario Regionale che spiega l’origine e il comportamento di questa cocciniglia, di recente introduzione in Italia, ma altamente polifaga – affamata – che si riscontra per lo più su alberi ornamentali.

In Lombardia le piante colpite sono principalmente aceri (in particolare Acer pseudoplatanus), albizzia (Albizia julibrissin), albero di giuda (Cercis siliquastrum), carpino bianco (Carpinus betulus), gelso nero (Morus nigra) e bianco (Morus alba), bagolaro (Celtis australis) e liquidambar (Liquidambar styraciflua).

La Takahashia japonica a Vimercate nel parcheggio dell’ospedale

Il parassita bianco sulle piante: le conseguenze

In caso di forte infestazione la cocciniglia può provocare il disseccamento di foglie e di giovani rami, ma i danni maggiori sono causati dalle “neanidi” di prima età (le larve) che si posizionano sui giovani germogli delle foglie e sulle gemme fiorali causandone il disseccamento e la caduta e di conseguenza anche la mancata produzione dei frutti.

L’esperienza di questi anni – spiega il Servizio Fitosanitario Regionale – ha insegnato che le infestazioni partono generalmente dai rami basali più riparati dal sole diretto: “Pertanto, è necessario intervenire prioritariamente sulle infestazioni iniziali che sono di norma contenute, asportando mediante potatura i rami infestati. Tali interventi sono quelli da preferire e risultano anche quelli più efficaci nel contenimento di Takahashia japonica“.

Il parassita bianco sulle piante: come si riconosce

È facilmente riconoscibile grazie ai caratteristici ovisacchi dall’aspetto cotonoso, tubolari, formanti anelli lunghi da 4 a 5 cm di colore bianco“, spiegano le comunicazioni, che sono generalmente attaccati, a diverse altezze, ai rami giovani della pianta, ma possono trovarsi anche sui getti laterali del tronco o in prossimità dei tagli di potatura.

Il Servizio Fitosanitario Regionale precisa che dalle prime osservazioni condotte in Lombardia l’insetto compie una sola generazione all’anno, in primavera, ma sta monitorando «il comportamento di questo insetto di nuova introduzione per verificarne ospiti e danni».