«Non possiamo costringere i commercianti milanesi a fare causa ai centri sociali. Lo faremo noi». Ad annunciarlo è il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, parlando dei danni causati a Milano durante il corteo No Expo del primo maggio. «Non abbiamo abbandonato i negozianti – spiega – e pur non avendo nessun obbligo la Regione Lombardia ha stanziato 1,5 milioni di euro per risarcire i danni». Da ex ministro dell’Interno, Maroni spiega poi che lui avrebbe gestito l’ordine pubblico in modo diverso. «Se fossi stato io ministro dell’Interno al posto di Alfano – sottolinea – avrei fatto tre cose: avrei sospeso l’area Schengen 15 giorni fa per evitare gli arrivi di persone che vengono in manifestazione solo a spaccare le teste e le vetrine. Poi avrei imposto una cauzione, una fideiussione come è stato fatto per la Lega a Roma. E e avrei evitato di fare entrare il corteo in centro: avrei mandato i manifestanti in qualche campo di periferia sapendo che sono dei violenti».
E lo stesso ministro Alfano replica allo stesso modo: «Maroni al posto mio avrebbe sospeso Schengen? Peccato che quando Maroni era al posto di Maroni, il 15 ottobre del 2011, ha fatto devastare il centro di Roma senza sospendere Schengen. Maroni mi ricorda tanto una strofa di De Andrè: ’Dà buoni consigli, non potendo più dare il cattivo esempio’. E poi, chiudere Schengen mentre aspettiamo i visitatori europei per Expo? Geniale! Complimenti!».