Corruzione nella Polstrada, a Seregno arresti tra agenti e imprenditori: nei guai l’ex comandante del distaccamento

A Seregno sette arresti fra imprenditori e poliziotti per corruzione: l’ex comandante della Polstrada avrebbe ricevuto soldi sotto forma di sponsorizzazioni all’attività sportiva del figlio per evitare o ridurre le sanzioni amministrative a carico degli imprenditori.
Operazioned della Polstrada
Operazioned della Polstrada

Ennesimo terremoto giudiziario a Seregno, Nella mattinata di mercoledì 16 dicembre una squadra della polizia giudiziaria del compartimento milanese della Polizia stradale ha dato esecuzione a 8 custodie cautelari (due delle quali in carcere, 5 arresti domiciliari e un obbligo di firma) su input del tribunale di Monza. Il gip Pierangela Renda ha così concluso le indagini svolte nell’ambito del procedimento penale diretto dalla Procura monzese con il sostituto procuratore Salvatore Bellomo e la dottoressa Michela Versini.

Corruzione nella Polstrada, a Seregno arresti tra agenti e imprenditori: nei guai l’ex comandante del distaccamento
L’ex comandante della Polizia stradale di Seregno, Gabriele Fersini

Le indagini, sfociate nelle custodie cautelari odierne, hanno appurato secondo l’accusa una serie di illeciti a carico dell’ex comandante del distaccamento della Polstrada di Seregno (ora chiuso e accorpato a Monza) Gabriele Fersini il quale avrebbe favorito quattro imprenditori brianzoli, attivi nel settore edile e di trasporto di materiali da cava, eliminando o riducendo drasticamente il rischio di sanzioni amministrative ai loro danni. In cambio avrebbe ricevuto, sempre secondo l’accusa, delle somme di denaro sotto forma di sponsorizzazioni all’attività sportiva del figlio, impegnato nel mondo dei motorsport.

Oltre all’ex comandante, altri due ex poliziotti appartenenti alla Polstrada seregnese avrebbero collaborato con un avvocato milanese procacciando a quest’ultimo dei soggetti intenzionati a presentare ricorso alle sanzioni elevate dagli agenti seregnesi (in particolare sarebbero stati “girati” casi che riguardavano soggetti beccati alla guida ubriachi o sotto effetto di sostanze stupefacenti). I due predisponevano le relative impugnazioni, approfittando anche delle informazioni contenute nel database del ministero dell’Interno, ricevendo dal legale, per queste attività extra-lavorative, una parte della parcella. Sono state perquisite anche le case e i luoghi di lavoro di tutte e 8 le persone coinvolte nell’indagine e anche di un ulteriore soggetto connesso all’attività agonistica del figlio.