Corpus Domini: celebrazione con due sorprese inaspettate a Seregno

Monsignor Bruno Molinari, prevosto della città, ha dato forfait a causa del Covid, che lo ha contagiato per la seconda volta, mentre don Mauro Mascheroni da settembre sarà vicario a Giussano e risiederà a Birone
Un momento della processione, con don Michele Somaschini che porta il Santissimo

La celebrazione della solennità del Corpus Domini ha regalato giovedì ai fedeli di Seregno, accorsi numerosi per partecipare prima alla santa Messa presieduta nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata al Lazzaretto da don Michele Somaschini, nel ventesimo del suo sacerdozio, poi alla processione ed infine alla benedizione finale nella chiesa del Sacro Cuore, interna all’oratorio San Rocco, due sorprese inaspettate.

Corpus Domini: monsignor Molinari positivo al Covid


La prima è stata l’assenza di monsignor Bruno Molinari, costretto a dare forfait a causa del Covid, che lo ha contagiato per la seconda volta. «Il prevosto ha avuto la febbre per alcuni giorni -ha spiegato in una breve comunicazione don Samuele Marelli-, ma ora sta bene e speriamo che si negativizzi già la prossima settimana».

Corpus Domini: don Mascheroni trasferito a Giussano

La seconda è stata l’annuncio del trasferimento a Giussano, a partire dal mese di settembre, di don Mauro Mascheroni, che risiederà a Birone, con l’incarico di vicario della comunità pastorale San Paolo. «Appena possibile -ha sottolineato monsignor Luciano Angaroni, vicario episcopale della zona di Monza, in un messaggio letto sempre da don Marelli-, verrà nominato un vicario che lo sostituisca nella comunità pastorale di Seregno». Don Mauro Mascheroni, pur abitando nella casa prepositurale di piazza Libertà, da tempo ormai si sta occupando della parrocchia di San Carlo, oltre che di altre attività, come i corsi fidanzati o la preparazione alla Cresima degli adulti e l’assistenza spirituale dei soci del circolo culturale San Giuseppe.

Corpus Domini: un bilancio di partecipazione apprezzabile


La duplice circostanza non ha comunque intaccato la sostanza di una serata felice, che ha visto la comunità pastorale San Giovanni Paolo II compiere un altro passo sulla strada del ritorno alla normalità, dopo l’emergenza sanitaria.