Un Paese in più nella “lista nera” dei divieti di ingresso e transito in Italia, la Colombia, e, da ordinanza del Ministero della Salute, fino al 7 settembre, è obbligatoria, per tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna: «la presentazione dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento». Sono le novità cautelative introdotte dal Governo Conte dopo che, negli ultimi giorni, in Italia, si sta registrando un incremento dei contagi da coronavirus.
Inoltre, sempre secondo il provvedimento ministeriale, tutte le persone: «che rientrano da Francia, Grecia, Malta e Croazia, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio arrivo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio». In caso di sintomi c’è l’obbligo di comunicazione e isolamento.
La Regione Lombardia ha messo a disposizione il numero unico 116117, che fornirà i riferimenti delle Ats di competenza per domicilio. Ricordato anche l’obbligo di informare immediatamente il proprio medico di famiglia in caso di sintomi sospetti. In attesa dell’esito del tampone post vacanza è inoltre fortemente consigliato ridurre la vita sociale e usare la mascherina anche all’aperto e con i conviventi nella propria abitazione.
La Ats Monza e Brianza annuncia che dal 13 agosto, coloro che rientrano dai quattro Stati devono compilare il modulo https://it.surveymonkey.com/r/def3 e verranno quindi contattati dalla Azienda sanitaria per l’effettuazione del tampone. In attesa di sottoporsi al test, le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora.
Una misura che, indicano ancora dalla Ats: «non è prevista qualora sia presentata al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, l’attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo». Per informazioni è possibile contattare i numeri: 0362 304873/72/76/77 o inviare una mail al dipartimento.igiene@ats-brianza.it
Infine, al divieto, in vigore dal 9 luglio, di entrare in Italia, a chi, «nei 14 giorni antecedenti, ha soggiornato o è stato in transito in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana» si è aggiunta anche la Colombia. Non solo: «Chi proviene dagli Stati Uniti è obbligato a mettersi in quarantena mentre chi arriva da Bulgaria e Romania deve essere sottoposto a tampone».