Coronavirus, i dati di sabato 29 agosto: +289 positivi in Lombardia. A Monza parte la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti Covid

Sono 289 i nuovi casi di Coronavirus in Lombardia, dei quali 38 ’debolmente positivì e 9 a seguito di test sierologici. È quanto si evince dalla lettura del bollettino quotidiano pubblicato dalla Regione sabato 29 agosto. Nessun nuovo decesso nelle ultime 24 ore
I dati di Regione Lombardia relativi alla diffusione del Coronavirus diffusi sabato 29 agosto 2020
I dati di Regione Lombardia relativi alla diffusione del Coronavirus diffusi sabato 29 agosto 2020

Quasi 300 nuovi positivi in più in un solo giorni. Il report quotidiano di Regione Lombardia relativo ai nuovi dati sulla diffusione del Coronavirus confermano il trend degli ultimi giorni: Anche oggi aumentano guariti e dimessi (+98). A fronte di 18.701 tamponi effettuati sono 289 i positivi riscontrati ((di cui 38 ’debolmente positivi’ e 9 a seguito di test sierologico). Il rapporto tra il numero dei nuovi tamponi e i positivi riscontrati è pari all’1,54%.

In in terapia intensiva ci sono, in Regione, 18 persone (+1) mentre i i ricoverati non in terapia intensiva sono 185 (+13). Nessun decesso nelle ultime 24 ore (il totale resta fermo a 16.860). Qui di seguito i nuovi casi per provincia:

Milano: 140, di cui 86 a Milano città;

Bergamo: 18;

Brescia: 35;

Como: 14;

Cremona: 5;

Lecco: 8;

Lodi: 3;

Mantova: 7;

Monza e Brianza: 27;

Pavia: 8;

Sondrio: 0;

Varese: 10

I dati in Italia

Lieve calo dei contagi da Coronavirus in Italia: sono 1.444 (contro i 1.462 di ieri) nelle ultime 24 ore. Una sola vittima, invece, dopo le 9 di ieri. Nuovo record dei tamponi che sfiorano quota 100 mila (sono 99.108), secondo i dati del ministero della Salute. I pazienti ricoverati con sintomi sono 1.168 (-10, -0,9%; ieri +47), di cui 79 in terapia intensiva (+5, +6,8%; ieri +7).

Il vaccino di Monza

Intanto sono già quasi 600 i volontari che si sono candidati a sperimentare il vaccino anti-Covid in via di sviluppo presso l’ospedale San Gerardo di Monza e messo a punto dalla Takis e dalla Rottapharm Biotech. Condotta dal Centro Ricerca della Asst, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, la sperimentazione di ’Fase 1’ sull’uomo punterà a verificare l’efficacia di un vaccino basato sul DNA e innovativo anche dal punto di vista clinico. La sperimentazione sull’uomo consta di 3 fasi ed è il primo passo verso l’utilizzo del vaccino su larga scala.

La ’Fase 1’ durerà circa 3 mesi e dopo un periodo di ’follow up’ si analizzeranno i risultati. Alla successiva ’Fase 2’ parteciperanno 200 persone, selezionate tra le 582 che si sono già fatti avanti e sono stati iscritti nel Registro volontari e tra quelle che ancora si proporranno nei prossimi giorni. È possibile candidarsi per partecipare come volontari alla sperimentazione di ’Fase 1’ mandando una mail a dir.centroricerca@asst-monza.it. Per farlo bisogna avere un’età tra i 18 e i 65 anni e non si deve essere entrati in contatto con il virus. Non si deve avere avuto nemmeno l’epatite o l’HIV. Sono fondamentali buone condizioni psicofisiche generali.

Prima dell’inoculazione del vaccino, i volontari selezionati per la ’Fase 1’ dovranno sottoporsi a una serie di esami clinici, basati su test ematici e strumentali. Verranno effettuati tra fine ottobre e inizio novembre. Trascorsi 14 giorni dalla vaccinazione, i ricercatori dell’equipe dell’Asst di Monza procederanno a eseguire dei prelievi del sangue dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, per effettuare l’estrazione degli anticorpi prodotti dai loro organismi. Questi saranno messi in contatto con il virus attivo. Se gli anticorpi estratti neutralizzeranno il virus, il vaccino avrà avuto successo. Il vaccino, di tipo genetico, per stimolare la produzione di anticorpi, non utilizza un virus inattivato da impiegare come vettore virale. Costituito da un frammento di DNA, una volta iniettato in un soggetto sano, stimola una reazione immunitaria che è in grado di prevenire l’infezione.