Corona Turrita e non solo: Desio ha scelto i benemeriti del 2021

È lunga la lista dei riconoscimenti e delle menzioni speciali assegnate da Desio nel 2021 per le benemerenze cittadine: il 12 giugno a Villa Tittoni la cerimonia della Corona Turrita.
Villa Tittoni
Villa Tittoni

Saranno consegnate sabato 12 giugno alle 10 in Villa Tittoni (in caso di maltempo il sabato successivo 19 giugno) le benemerenze civiche Corona Turrita, istituite dal Comune di Desio nel 1988. La commissione che giudica le candidature giunte in Comune ha selezionato i premiati e la giunta comunale, presieduta dal sindaco Roberto Corti, ha approvato la delibera che assegna i riconoscimenti.

Il pubblico tributo è stato assegnato alla memoria di Elena Barbieri, detta Tina, a Rinaldo Rech, scomparsi recentemente e che nel corso della loro vita hanno lasciato un importante segno nella comunità scolastica e culturale desiana. Sempre alla memoria la Corona Turrita è stata assegnata al maresciallo Paolo Franco Bernabei, per anni capo del comando desiano dei carabinieri.

Pubblici riconoscimenti sono stati assegnati al Gruppo campanari della basilica per la loro infaticabile missione di conservare la tradizione del concerto di campane datato 1799; a Davide Mauri, per l’impegno profuso per l’inclusione sociale delle persone sorde; ad Albino Valtorta, detto Nino, per il suo lavoro a favore dello sport per tutti e per essere uno dei fondatori del Centro sportivo desiano; all’Associazione scuola di italiano per stranieri “Il Centro”, per la sua opera di inclusione delle persone straniere (donne, uomini, ragazzi) attraverso l’insegnamento della lingua italiana; a tutto il personale dell’ospedale di Desio, per il formidabile impegno nel contrastare la pandemia e per curare le persone colpite dal covid; all’azienda Flowserve, precedentemente Worthington, che da anni si distingue con iniziative di solidarietà e di inserimento lavorativo di persone in disagio.

Un importante riconoscimento è andato infine alla Croce rossa a tutti i suo volontari per l’infaticabile lavoro svolto in molti ambiti e nel recente periodo per contrastare l’emergenza pandemica.

Due menzioni speciali sono state assegnate alla Scuola primaria Gavazzi per lo storico impegno nelle formazione ed accoglienza di generazioni di bambini e a don Renato Villa per le sue opere soprattutto a favore dei più deboli. Il Comune e la commissione hanno voluto riconoscere menzioni speciali ad associazioni e persone che si sono distinte in vari contesti nel corso dell’emergenza pandemica: la Caritas, il Banco di solidarietà Santa Teresa di Lisieux, l’Associazione San Vincenzo, i volontari della Sala Levi, i volontari Auser, Desio Città Aperta, la Proloco Desio, il Comitato e Contrade Palio degli Zoccoli, il Gruppo alpini desiani, la protezione civile, Emanuele Procacci, Martino Marrella e tutte le forze dell’ordine: carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale.

Questi i profili dei desiani benemeriti:

Ernesta Barbieri, per tutti Tina, ha dedicato la sua vita a progettare, realizzare e condividere la formazione dei giovani, la salute del corpo come diritto per la piena espressione delle potenzialità, il dialogo tra culture, la partecipazione ad attività per l’emancipazione sociale, economica e culturale. Nella sua qualità di insegnante prima e di preside poi, ha saputo per molti anni ascoltare, capire, incoraggiare, valorizzare gli studenti e le studentesse dell’Istituto “Sandro Pertini” di Desio diventato poi parte dell’istituto comprensivo statale “via Tolstoj”.

Rinaldo Rech è stato uno studioso appassionato e un profondo conoscitore della sua città, dando un contributo sostanziale alla ricostruzione culturale e storico-sociale di Desio. Ha messo a disposizione della sua amata città le sue conoscenze, la sua passione e il suo studio ricostruendo negli anni, attraverso molti testi e ricerche la storia locale, le vicende che si sono susseguite e le tradizioni tramandate nei secoli. Con molta dedizione, puntualità e passione si è dedicato in particolare alla storica battaglia del 1267 e al tradizionale palio cittadino con la minuziosa ricostruzione della storia delle diverse contrade cittadine.

Il maresciallo Paolo Franco Bernabei ha servito l’Arma dei carabinieri con devozione e spirito di servizio. Durante la sua permanenza a Desio ha saputo stabilire con la cittadinanza e con le istituzioni rapporti cordiali e di collaborazione agendo tanto nei confronti della criminalità locale quanto prestando attenzione alle esigenze di sicurezza del territorio. È stata una persona infaticabile e appassionata del proprio lavoro e per certi aspetti anche imprevedibile tanto che Cavallo pazzo era il suo soprannome, con cui ha volto intitolare la sua autobiografia.

Gruppo campanari della Basilica. Risalgono al 1799 le prime notizie certe riguardo ad un concerto di cinque campane intonato e suonato con il sistema ambrosiano. Da qui trae origine l’attività di un primo gruppo di campanari. Più volte rifuso, l’attuale concerto risale al 1843 in tonalità di La bemolle grave. Fu messa in opera la tastiera per il suono a festa (la campana bela). Da allora ad oggi il gruppo si è sempre rinnovato senza interruzioni e nemmeno la seconda guerra mondiale, con la requisizione delle campane, riuscì a fermare l’attività. Il gruppo ha saputo vivere al meglio il cambio generazionale integrando la tradizione campanaria alla dinamicità dei suoi componenti organizzando numerose iniziative per la comunità: le visite guidate al campanile, la collaborazione con le istituzioni, la partecipazione ai raduni in tutta Italia e organizzando il 43° Raduno Nazionale dei suonatori di campane proprio a Desio nel 2003.

Davide Mauri nasce in una famiglia portatrice di disabilità uditiva ed è stesso sordo. Si rende conto molto presto che il nostro mondo tende ad includere solo i normodotati e ad escludere le persone affette da disabilità e si impegna per l’inclusione delle persone con la sua stessa disabilità. Nel 2001 ha ottenuto l’incarico di delegato tecnico di badminton dell’International committee of sport for the deaf per le Deaflympics (Olimpiadi per Sordi) a Roma. Molto importante è stata la sua collaborazione con le istituzioni. In particolare con il Comune di Desio e la polizia locale ha contribuito alla realizzazione, attraverso l’app Telegram, di un servizio – il primo in Italia – per rendere accessibile il pronto intervento alle persone sorde in difficoltà. Questo servizio è stato poi esteso in altri comuni.

Albino Valtorta, per tutti Nino, si è distinto in modo prevalente nel settore sportivo e sociale della città. Nino è stato ideatore e fondatore nel 1958 del Centro Sportivo Desiano, di cui tutt’ora regge le sorti. Dalla fondazione a oggi il Centro Sportivo Desio ha accolto, allenato e fatto gareggiare centinaia e centinaia di appassionati sportivi di ogni grado ed età, in molti settori dello sport. Tra le numerose attività che Nino ha ideato e realizzato va senza dubbio annoverata la manifestazione che a Desio vanta la maggiore anzianità: la Fiaccola Votiva che Giunta alla 45^ edizione ha dovuto fermarsi a causa della pandemia.

L’associazione Scuola di Italiano
per stranieri “Il Centro” opera a Desio dal 1996 per iniziativa di alcune sensibili persone che avevano colto il bisogno degli immigrati stranieri di integrarsi nel tessuto sociale e culturale del territorio. Regolarmente costituita e iscritta all’albo delle associazioni, la Scuola di Italiano per stranieri non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. I corsi di lingua e cultura italiana sono articolati in diversi livelli, per stranieri adulti e altri specifici per le donne al fine di promuovere le pari opportunità. Per i giovani stranieri vengono organizzate attività di supporto allo svolgimento dei compiti al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi scolastici.

L’Ospedale di Desio ha ricoperto un ruolo unico nella gestione della pandemia da Covid-19 che ha colpito l’Italia e il mondo interno a partire dal 2020. La professionalità e lo spirito di abnegazione che ha contraddistinto l’intero Ospedale nel lungo periodo pandemico sono stati così precipui che tutta la cittadinanza e oltre, ha fatto scudo alla struttura e si è adoperata a sostegno del nosocomio cittadino mettendo a disposizione le proprie risorse. Una vera e propria mobilitazione economica e personale che non sarebbe mai avvenuta se l’Ospedale di Desio non fosse stato riconosciuto quale punto di riferimento degno e meritevole di tali attenzioni, dimostrando l’importanza e l’attaccamento del territorio alla struttura ospedaliera desiana.

La Flowserve, precedentemente Worthington, è una storica azienda insediata sul territorio desiano dal 1962. È una società multinazionale di circa 500 dipendenti che, in modo inedito e unico, si è distinta per sensibilità e solidarietà umana. Con il Centro di ascolto Caritas della basilica e la mensa solidale cittadina prende avvio una collaborazione della Flowserve, che ha coinvolto tutti i dipendenti, la direzione, il cral e la rsu aziendale: iniziata con un sostegno economico importante a persone e famiglie disagiate e fragili attraverso il “dono di un’ora di lavoro da parte dei dipendenti”, poi raddoppiato con il contributo della direzione. La collaborazione è proseguita con l’inserimento lavorativo di alcune persone senza lavoro e senza reddito attraverso stage che nel tempo si sono trasformate in assunzioni a tempo pieno.

L’attività capillare della Croce rossa italiana trova fondamento nei principi fondamentali e nei valori umanitari di tutela e promozione dell’educazione alla salute e alla sicurezza delle persone. Le aree di intervento della Croce rossa sono molteplici: salute e vita, inclusione sociale, emergenze, cooperazione internazionale, cittadinanza attiva, sviluppo, volontariato. L’opera prestata quotidianamente nel nostro Paese e nella nostra Città rappresenta quindi la certezza che la nostra richiesta di aiuto troverà risposta. Mai tutto questo è stato fortemente evidente durante la pandemia da Covid-19. L’impegno della Croce rossa è stato totale e assoluto in tutti gli ambiti sociali.