I numeri recenti del contagio da covid-19 in Brianza ancora non preoccupano ma, di certo, non possono lasciare del tutto tranquilli gli amministratori locali così come i cittadini. Da alcune settimane il coronavirus è tornato a circolare con maggior vigore anche a Monza e gli effetti si sono immediatamente fatti sentire: il punto sulla situazione in città è stato fatto lunedì durante il consiglio comunale dal sindaco Dario Allevi in risposta a chi, dai banchi dell’opposizione, ha criticato la giunta per non aver organizzato alcuna manifestazione culturale all’aperto a luglio e ad agosto né nel fine settimana del Gran Premio, ad eccezione del Festival dell’operetta in piazza Roma.
«Dall’inizio di giugno – ha affermato il primo cittadino – c’era stato un netto calo delle persone positive e il loro numero si è quasi azzerato nella seconda metà di quel mese» in quanto non si sono più registrate nuove infezioni.
La tendenza è rimasta stabile fino alla metà di agosto, quando si è invertita: per diversi giorni i sanitari hanno rilevato quotidianamente dai 5 ai 9 casi che oscillavano tra i 12 e i 30 nell’intera Brianza. Erano, ha ricordato Allevi, perlopiù persone al rientro dalle vacanze con un’età media tra i 20 e 30 anni, molte delle quali asintomatiche o con sintomi molto lievi.
Nelle ultime settimane, ha aggiunto il sindaco, sono aumentati anche i ricoveri dovuti al coronavirus: gli oltre 600 pazienti accolti al San Gerardo durante il picco della pandemia erano crollati a 3 ma negli ultimi tempi sono risaliti a 14, di cui un malato in terapia intensiva.
«Servono prudenza e senso di responsabilità – ha commentato – vanno indossate le mascherine e va mantenuto il distanziamento sociale. In queste condizioni era impossibile pensare di proporre eventi di aggregazione: anche il prefetto e il questore, del resto, hanno suggerito di non organizzare il Fuori Gp in quanto le forze dell’ordine sarebbero state impegnate» al Parco a evitare che i tifosi della Formula Uno cercassero di entrare in autodromo nonostante la gara si disputasse a porte chiuse.
«Nessun monzese – ha assicurato – è rimasto sconvolto dalla mancanza di manifestazioni e, al contrario, ho ricevuto parecchi ringraziamenti per aver mantenuto un atteggiamento serio».
«È ipocrita – ha attaccato poco prima delle sue parole il democratico Marco Lamperti – affermare che quest’estate non sono state promosse iniziative culturali per ragioni di sicurezza e poi tollerare che la sera in centro e in borgo Bergamo, all’esterno dei locali, non vengano rispettate le distanze» tra i protagonisti della movida.