Sono cinque i progetti ideali selezionati dalla Camera di commercio e dalla Triennale di Milano per provare a immaginare un futuro per la Reggia di Monza, cioè il Parco e la Villa reale. Cinque proposte differenti per intensità, intenzioni ed elaborazione. I progetti sul tavolo anche della conferenza organizzata per la mattina di martedì 19 novembre alla Reggia stessa e oggetto di un confronto pensato dalla Camera di commercio come occasione per presentare i risultati della sfida.
I vincitori selezionati sono Giancarlo Pace con Realdreams, Nicola Nasini con Sistema Ville, Enrico Fantoni con il Vivaio di idee, Luca Bettinetti con sport e verde, Maria Luisa Biffis con il Polo Scientifico del Verde.
Su una ventina di partecipanti, le scelte dalla giuria hanno premiato tra l’altro l’intervento più a fuoco tra quelli presenti, cioè di Neoesperience: l’idea è concentrarsi sulle nuove tecnologie, compresa la realtà aumentata, per far vivere un’esperienza differente della Reggia, portare e “aggregare” gli utenti attraverso tante iniziative sottopelle.
Poi c’è la proposta più intellettuale: quella che pianifica la creazione di un brand tra Monza e Milano per le regge storiche e propone una serie di sottoprogetti tra cui la realtà aumentata, il sostegno all’attività artistica e molto altro. Un roadmovie, tra le altre cose.
* “REALDREAMS, +Reale”. Un’app dedicata alla visita di ogni area del complesso Parco Villa Autodromo sfruttando le potenzialità della realtà aumentata, con percorsi personalizzati (storia, arte, natura, etc.), opere artistiche virtuali, visite guidate virtuali condotte da personaggi storici. In questa logica, “Future Artists in Augmented Rooms” è lo spazio all’interno della Villa dedicato al rapporto tra arte e nuove tecnologie, dove sono esposte opere in realtà aumentata, realtà virtuale, mapping. Prevede anche la creazione di “CoRe. Collaboratori Reali”, l’associazione di sostenitori economici e di volontari al servizio delle attività.
LEGGI Il progetto RealDreams (VAI)
* “Un centro internazionale per la cultura del verde alla Villa Reale di Monza”. Il progetto vede il Parco e la Villa interamente destinati al mondo verde, nelle sue varie dimensioni – scientifica, formativa, divulgativa – con corsi a livello professionale e universitario, anche di livello internazionale, laboratori del verde, mostre permanenti e temporanee con finalità didattiche. Si prevede nella Villa la creazione del “Museo della Villa” e del “Museo del Giardino” (con collezione permanente, biblioteca specializzata, laboratori a tema). A Villa Mirabello ci sarebbe la “Scuola del Paesaggio”. Villa Mirabellino avrebbe funzioni di residenza di alta rappresentanza per chi frequenta la scuola, visiting professor. La sede Rai sarebbe nei Laboratori dell’adiacente Scuola di Agraria. L’Autodromo sarebbe il polo scientifico pratico per la green economy.
LEGGI Il progetto Polo scientifico del verde (VAI)
* “La rinascita della Villa Reale”. Il progetto propone azioni relative a tre ambiti diversi. Il primo sono le “Attività sportive e ludiche”: incentivare le attività fisiche nel parco anche grazie all’introduzione di nuovi sport come il Padel Tennis insieme all’organizzazione di tornei di volley, di arrampicata sugli alberi, di orienteering e di gare podistiche. Il secondo sono gli “Eventi”: semplificare le modalità di concessione degli spazi per eventi anche commerciali che possano generare profitto. Il terzo sono “Ragazzi e Cultura”: creare all’interno degli spazi della Villa un’aula studio 2.0, accessoriata con tutti i mezzi delle nuove tecnologie.
LEGGI Il progetto Sport e verde (VAI)
* “Residenze Reali Monza Milano”. Il progetto propone di istituire una “Rete di ville e palazzi lombardi” che abbia al centro la Villa Reale di Monza e che possa incentivare lo sviluppo turistico del territorio di una vasta area metropolitana che comprende Monza, Milano, Como, Lecco, Varese e Bergamo. Si propone, tra l’altro, l’inserimento nel parco di un “Centro internazionale di studi di alta formazione di management” che sappia ricercare e definire forme innovative di gestione e sviluppo, cura e manutenzione di “Ville, palazzi e parchi storici europei” e di un “Osservatorio agro-naturalistico” in collaborazione con centri e scuole nazionali ed internazionali. Vengono proposte numerose attività integrate per varie aree del parco dove il saper fare di ieri diventa ricerca e innovazione nella cultura, arte, design, formazione, turismo, economia, tecnologia e agricoltura del nuovo millennio.
LEGGI Il progetto Sistema Ville (VAI)
* “Un vivaio per le idee”. Si propone un elenco aperto di ipotesi d’uso: riordino e riuso dell’ala nord per ospitare uffici pubblici, attività cittadine quotidiane e di servizio per innescare la circolazione delle persone e delle idee. La “Scuola di restauro edile regionale” sarebbe rivolta non tanto ai restauratori ma alle maestranze specializzate (muratori, gessisti, falegnami, fabbri, pittori e decoratori, mosaicisti, stuccatori..). Prevede lo sviluppo della “Scuola agricola floreale” già esistente. Ma anche lo sviluppo di una “Scuola specializzata nell’importanza dell’uso del colore” rivolta a artisti, designer, architetti, urbanisti, stilisti, pubblicitari. Inoltre ci sarebbe la “Scuola di musica” con archivio, sede culturale e luogo di produzione musicale dell’Accademia di Musica Antica di Milano A.M.A.MI. collegata anche alla Scala che potrebbe esporre al pubblico l’archivio dei costumi. Prevede inoltre lo sviluppo delle “attività ginniche” (coordinate con il CONI e l’ Autodromo) con l’uso dei fabbricati esistenti e anche la costruzione di più arene con piscine, campi da tennis, percorsi campestri a piedi, spazi per l’ippoterapia.
LEGGI Il progetto Un vivaio per le idee (VAI)