È festa per due attività famigliari a Concorezzo che quest’anno hanno tagliato il traguardo dei 60 anni. Nel 2023 infatti l’Autofficina Beretta e la Carrozzeria Crippa.
Concorezzo: le officine Beretta e Crippa e la tradizione che va avanti
La prima è stata fondata dai fratelli Sergio e Maurizio che hanno saputo tramandare la passione anche ai figli Luca, Davide, Carlo e Marco. Nelle scorse settimane a passarli a trovare anche il primo cittadino Mauro Capitanio, una vera e propria festa non è però stata organizzata «L’intenzione era quella di andare a recuperare la data precisa ma poi si doveva lavorare e non abbiamo avuto tempo – raccontano -. L’officina è stata aperta in primavera del ’63 a conduzione familiare, nel cortile dei nonni. Inizialmente la sede era in via Monte Grappa e dagli anni 90 siamo in via Monte Rosa. Noi quattro siamo praticamente cresciuti tutti in autofficina e abbiamo ereditato questa passione. La cosa bella è che continuiamo ad andare d’accordo, c’è un bel clima, una cosa non facile e scontata nelle aziende con più soci».
Una vera e propria passione che continua a spingere la famiglia Beretta a portare avanti la tradizione di famiglia: «Il bello di questo mestiere è che non si è mai arrivati non si smette mai di imparare – proseguono -. Il mondo delle auto è in continua evoluzione e se una volta bastavano quattro chiavi inglesi e poco altro materiale per lavorare oggi è tutto diverso. Bisogna stare al passo perché quel che è uscito ieri è già vecchio».
Concorezzo: le officine Beretta e Crippa e come è cambiato il lavoro
Sessanta sono le candeline spente quest’anno anche dalla carrozzeria Crippa. Fondata nel 1963 da papà Aldo oggi la carrozzeria è in mano al figlio Sergio che ha ereditato la stessa passione del padre: «Mio papà ha iniziato in via Garibaldi e ha portato avanti l’attività finché ha potuto – spiega -. Io sono entrato nell’89 e nel 2009 abbiamo trasferito l’azienda dalla seconda sede in via F.lli Bandiera al nuovo capannone in via Primo Maggio grazie anche a mia moglie Rosy che mi ha dato la voglia di trasferire l’attività in una sede ancora più bella e tecnologica».
Per Sergio è stata una passione che si è tramandata di padre in figlio: «Da piccolo sono cresciuto in carrozzeria, erano altri tempi, a fine giornata ci si fermava anche per due tiri a calcio nel piazzale – racconta -. Questo lavoro è si faticoso ma se si ha la passione per farlo è molto bello perché non si finisce mai di imparare e ci vuole comunque dell’arte manuale per farlo bene. Negli anni il lavoro è cambiato parecchio così anche la carrozzeria oggi deve essere molto più pulita. Sono aumentate le sostituzioni. All’inizio c’erano delle lamiere che potevano essere lavorate e sagomate. Oggi invece sono più fini. Il bello di questo lavoro è che sotto le tue mani le auto cambiano. Io mi accorgo che dopo 35 anni non ho mai finito di imparare».
Difficile però tramandare questa passione: «Ho un figlio e una figlia che hanno deciso di intraprendere altre strade e sono stati liberissimi di farlo – chiude Crippa -. È in generale difficile trovare giovani che vogliano mettersi in gioco in questo lavoro che si, è vero, non è leggero. Ma a mio avviso può darti tante soddisfazioni».