Ennesimo botta e risposta tra il sindaco Mauro Capitanio e il capogruppo della Rondine Francesco Facciuto su Asfalti Brianza e i suoi miasmi che tengono in scacco Concorezzo e le zone limitrofe da anni, anche se è da quasi uno che l’impianto, che produce bitume, è chiuso.
A scatenare le polemiche è la relazione di Ats a seguito dei rilevamenti sulla qualità dell’aria condotta tra dicembre 2019 e gennaio 2020 da Arpa nelle zone limitrofe alla ditta quando l’impianto funzionava circa 4 ore e mezzo al giorno. «I valori degli indici di rischio cumulativi, sia tossico che cancerogeno relativamente all’apparato respiratorio, emersi dal calcolo relativamente ai dati raccolti con la campagna di monitoraggio svolta dall’Arpa, evidenziano una criticità ambientale della qualità dell’aria la quale risulta scadente» si legge nella relazione dell’Agenzia della Tutela della Salute.
«L’esito delle analisi di Ats pareva scontato a chiunque avesse avuto la serietà di esaminare con attenzione le relazioni tecniche prodotte dall’azienda e dai suoi consulenti – ha detto Facciuto -. Preferisco non commentare a lungo l’irresponsabilità, la superficialità e l’inadeguatezza di chi ha per anni sottovalutato la situazione, ignorando sistematicamente le denunce delle tante persone coinvolte. Siamo stati accusati di fare terrorismo, di giocare con le paure e le preoccupazioni dei cittadini, di alimentare sospetti infondati. Oggi la relazione di Ats ci consegna uno scenario critico, che la politica avrebbe dovuto prevenire. Continueremo ad adoperarci affinché si arrivi all’unica soluzione nell’interesse dei cittadini: la chiusura definitiva di questo stabilimento».
Non è mancata ovviamente la replica del sindaco che oltre a ripercorrere tutta la cronistoria della vicenda Asfalti Brianza ha detto: «L’azienda, precisiamolo ancora una volta, è chiusa da luglio 2020. Da dicembre 2020 è stata anche revocata l’autorizzazione per la gestione di rifiuti. Nel 2021 non è stata accolta la sua istanza per modifica sostanziale della sua autorizzazione che avrebbe portato un incremento dei volumi di produzione e degli orari di funzionamento. Il Comune di Concorezzo sta continuando il suo percorso di indagine ed analisi: è stata chiesta un’ulteriore analisi della qualità dell’aria ad azienda chiusa per verificare la situazione senza l’impatto del processo produttivo. Il Comune incontrerà a breve la Provincia di Monza e Brianza per una revisione dell’autorizzazione vigente in possesso dell’azienda e continuerà ad approfondire con tecnici del settore gli esiti consegnati da Ats, effettuando ulteriori campionamenti. C’è la massima solidarietà e vicinanza ai cittadini che da anni denunciano questa vicenda e la massima determinazione a chiudere questo iter, continuando a lavorare seriamente e soprattutto concretamente».