“Attualità, conflitti e tensioni”, è stato l’argomento su cui ha relazionato il generale di corpo d’armata degli alpini Giorgio Battisti, all’intermeeting di zona B, promosso dal Lions club Seregno Brianza, che si è svolto nella sede Ana di Giussano di via De Gasperi. Nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti il presidente del “Seregno Brianza”, Ambrogio Dell’Orto, ha salutato il maggiore Emanuele Amoruso e il tenente Maurizio Guadalupi, rispettivamente comandante della compagnia Carabinieri di Seregno e comandante del nucleo operativo radiomobile di Seregno, Lorenzo Terlero, presidente di circoscrizione e Giorgio Bovo, presidente di zona del Lions club, oltre ai vari presidenti dei Lions locali.
Incontro col generale degli alpini Giorgio Battisti: dal ruolo della democrazia a quello dei droni
La guerra in Ucraina e non solo, è stato il tema introdotto e sviluppato da Giorgio Battisti. Un intervento ben dettagliato e copioso di dati. Ha mostrato la situazione dei conflitti mondiali, sottolineando che la guerra in Ucraina è una fra le tante nel globo, ma che ci tocca da vicino per evidenti ragioni. Ha evidenziato le cause che hanno portato a tale situazione. Un altro tema toccato è stato il cambiamento del ruolo della democrazia, non più centrale come nei tempi passati, e di come l’uso dei droni abbia profondamente modificato l’approccio al combattimento. Sono d’esempio le carcasse dei carri armati mostrate nei vari video presenti su internet, progettati per attacchi frontali e non dall’alto, come accade invece con i droni.
All’incontro era presente anche un gruppo di alpini rappresentato dal Lion Enrico Boffi che ha maturato negli anni un’amicizia col generale Giorgio Battisti. Il presidente del Seregno Brianza, Ambrogio Dell’Orto, nel ringraziare ha espresso e mostrato una profonda commozione per l’esito della serata e i contenuti che il genale Battisti ha magistralmente espresso.
incontro col generale degli alpini Giorgio Battisti: chi è
Giorgio Battisti, 68 anni, sposato è padre di 4 figli. Ha partecipato alle operazioni in Somalia (1993) ed in Bosnia (1997). Dal 28 dicembre 2001 al 9 maggio 2002 è stato primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Kabul, Afganistan. Dal 13 febbraio al 16 giugno 2003 è stato il primo comandante del contingente italiano in Afghanistan, sia per la missione Nibbio 1, nell’ambito dell’operazione “Enduring freedom”, sia per la missione Isaf. Il 30 giugno 2011 ha assunto l’incarico di comandante del corpo d’Armata di reazione rapida della Nato in Italia. Dal 25 agosto 2015 è comandante del comando della formazione, specializzazione e dottrina dell’esercito. È autore di numerosi saggi e del libro “Penne nere in Afghanistan” (2004) e “Storia militare dell’Afganistan” (2015).