“Slegati con Lissone nel cuore”: martedì 11 gennaio, 21 militanti della sezione della Lega di Lissone hanno rassegnato le dimissioni dal movimento Lega Salvini Premier riconsegnando (anche strappandole) le tessere della militanza.
«Una logica conseguenza della successione di eventi che hanno portato all’unica azione possibile, lasciare un movimento per il quale è apparso chiaro fin dall’inizio della questione del post di Meroni su Facebook non interessava il parere dei militanti lissonesi» fanno sapere i militanti.
«Per noi Il dialogo e il confronto sono sempre stati la cosa migliore, infatti chiedemmo subito a Fabio Meroni le ragioni del suo post, cosa che nessuno dei vertici della Lega fece, salvo accodarsi ad un processo politico giostrato ad arte dalla sinistra. Fu un errore grave, certo, ammise subito Meroni, a cui sono peraltro prontamente seguite le scuse alla senatrice Segre. Scuse sentite e ripetute in tutti gli ambiti istituzionali, sugli organi di stampa a cui è anche seguita la promessa di un percorso di riconciliazione con la Comunità Ebraica. Noi sappiamo che Meroni non viene mai meno ad una promessa – sottolineano – ci siamo confrontati con Meroni a lungo. Ci ha chiesto scusa e ci ha ribadito il suo assoluto rispetto per la senatrice Segre e che assolutamente non si riconosceva in alcuna forma di antisemitismo. Aveva in modo sbagliato cercato di provocare le coscienze sulla questione dei vaccini. Errare è umano e quanto accaduto non va a mettere in discussione il suo valore e il suo operato come uomo politico e nelle istituzioni».
Nei giorni che sono seguiti a quel 18 novembre né Meroni né la sezione ricevettero notizie su eventuali provvedimenti e la vita della sezione è continuata con le solite attività di incontri e preparazione dell’organizzazione in vista delle amministrative 2022 a Lissone.
«Poi il 30 dicembre una telefonata a Meroni da parte del referente provinciale annunciava che in quella stessa mattinata si era svolto un consiglio regionale ed erano state prese delle misure a suo carico – fanno sapere i militanti – misure che andavano dalla richiesta di espulsione o sospensione e che, essendo Meroni il referente della sezione di Lissone, quest’ultima veniva commissariata. Mentre per i procedimenti di Meroni non si aveva notizia scritta, il 31 dicembre 2021 arrivò la mail del commissariamento della sezione. Vogliamo lasciare con quell’ultimo giorno del 2021, lo sgomento, lo sconcerto e la rabbia per come siamo stati trattati».
Ecco quindi alla decisione di lasciare la Lega. «Adesso guardiamo al futuro. Siamo un gruppo di amministratori ed ex amministratori, imprenditori, liberi professionisti, giovani e meno giovani, gente di esperienza che ha voglia di lavorare, che ha tante idee per la nostra Lissone. Noi vogliamo esserci per migliorare la nostra Lissone, e se logiche di partito, che non comprendiamo o meglio che rifiutiamo, ci volevano mettere fuori gioco, sappiano che noi ci saremo» concludono.