Cesano piange la scomparsa di Angelo Galletti, ultimo cesanese reduce della Campagna di Russia, testimone di un momento cruciale e tragico della nostra storia. A migliaia, i nostri soldati, hanno perso la vita in Russia, cadendo durante i combattimenti ma anche a causa del freddo e della fame. Angelo Galletti, che aveva compiuto 101 anni nel maggio scorso, era riuscito a salvarsi e i suoi ricordi, rimasti nitidi e intatti per tutta la vita, hanno contribuito a rendere onore a coloro che invece non tornarono mai più.
Cesano, addio a Angelo Galletti: l’omaggio del sindaco Bocca
Il sindaco Gianpiero Bocca, con la fascia tricolore, è andato a rendergli omaggio: “Ho portato alla famiglia del signor Angelo le condoglianze e la vicinanza mie personali, dell’Amministrazione comunale e di tutta città. Con lui scompare un simbolo, il testimone di un’impresa tanto tragica quanto eroica. Ma grazie ai ricordi che ha tramandato, la nostra memoria storica si è arricchita di conoscenze e di commozione per i tanti che non sono tornati, morti in battaglia o di stenti. Domani ai funerali il Comune di Cesano Maderno sarà presente, rappresentato anche dal nostro Gonfalone”.
Cesano, addio a Angelo Galletti: inviato sul fronte russo nel 1942
Angelo Galletti fu inviato sul fronte russo nel marzo del 1942, dove rimase finché venne rimpatriato per motivi di salute. Un periodo durissimo, in cui lui e i suoi compagni dovettero combattere anche contro la fame e il gelo. Si è sempre ritenuto fortunato per essere riuscito a tornare e, nonostante i suoi 101 anni, non ha mai dimenticato neanche un dettaglio dei lunghi e dolorosi mesi trascorsi sul suolo russo. Dopo la guerra, Angelo Galletti ha trascorso una vita normale a Cesano, formando una famiglia, lavorando e dedicandosi anche a compiti che lo hanno reso attivo nella vita della comunità cesanese, come il canto nella corale della Chiesa di Santo Stefano o l’impegno all’interno dell’AC Cesano.