Si inaugura venerdì 16 settembre la quinta edizione della scuola di politica del Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno. La scuola, che coprirà 4 aree tematiche, è strutturata in 8 moduli che si terranno il venerdì pomeriggio e il sabato mattina in presenza nelle sale di Palazzo Arese Borromeo con un convegno finale aperto al pubblico previsto per sabato 19 novembre. È promossa dal Comune di Cesano Maderno, l’Università Vita e Salute San Raffaele e Politeia – Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica.
Cesano Maderno, Cacciari: “Per chi vuole affrontare la crisi del Paese con consapevolezza”
«Il corso è indicato per tutti coloro che vogliono affrontare la crisi del nostro paese con consapevolezza e competenza – spiega il direttore Massimo Cacciari – Le imminenti votazioni del 25 settembre segnano una svolta nella storia politica italiana: sono la conclusione di una crisi ventennale in cui il parlamento ha dimostrato di non saper formare da sé dei governi adeguati, anni in cui il Presidente della Repubblica è intervenuto continuamente per risolvere problemi che il parlamento non era in grado di risolvere. Viviamo in una crisi ormai evidente di sistema politico. Le forze politiche però non ne discutono e viene affrontata in modo dilettantistico, occasionale e marginale. Tutti questi problemi dovrebbero obbligare ad una riflessione seria e di spessore scientifico per vedere come dovrebbe funzionare il nostro parlamento stabilendo una scala di priorità serie. Nel corso di formazione politica vorremmo affrontare i problemi che il paese incontra senza ipocrisie e con grande franchezza, su base storica e scientifica».
Cesano Maderno: venerdì la prima lezione aperta al pubblico
La prima lezione, in programma alle 15.30, sarà aperta al pubblico, oltre che agli iscritti al corso, con accesso libero fino al raggiungimento della capienza massima della sala. Annunciata la presenza del sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca; a seguire introduzione a cura di Massimo Cacciari, Nicola Pasini ed Emilio D’Orazio insieme a Pietro Luigi Ponti, vice Presidente del Centro Culturale Europeo. Poi il confronto tra Cacciari e Roberto Mazzotta dal titolo “Dialogo sul concetto di ceto politico e sulle trasformazioni nel processo della sua selezione”.