A Cesano Maderno basta alle pubblicità che non rispettano la dignità delle persone. Stop ai manifesti dove il corpo di una donna è pura mercificazione. Censura convinta a messaggi ambigui, magari con ammiccamenti sessuali. È molto forte il messaggio che ha voluto lanciare durante l’ultima seduta della “Commissione Affari Istituzionali” la presidente Sara Spadafora, consigliere comunale del Partito Democratico e avvocato impegnata anche nella difesa delle donne.
All’ordine del giorno c’era il regolamento delle pubbliche affissioni e in particolare “l’arricchimento” dell’articolo 1, in cui vengono elencate le finalità del regolamento stesso.
«È stato aggiunto il comma 3 – spiega Spadafora – S’ispira alla Risoluzione del parlamento europeo del 3 settembre 2008 sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini».
Cosa dice? Invita gli Stati membri a provvedere con idonei mezzi affinché il marketing e la pubblicità garantiscano il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona, non comportino discriminazioni dirette o indirette né contengano alcun incitamento all’odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale e non contengano elementi che approvino, esaltino o inducano alla violenza contro le donne.
A livello locale chi vorrà affiggere una pubblicità negli spazi comunali, gestiti da Assp, dovrà sottoscrivere un’autodichiarazione in cui s’impegnerà a rispettare il rinnovato regolamento, in vigore da quando sarà discusso e votato in consiglio comunale.
«I cittadini potranno segnalare direttamente all’amministrazione comunale pubblicità irrispettose – conclude Spadafora – poi verrà contattata l’autodisciplina pubblicitaria». La pubblicità potrebbe essere censurata, in pratica verrebbe oscurata.