Il Giardino di Palazzo Arese Borromeo, patrimonio di inestimabile valore e luogo tra i più amati dai cittadini, è al centro di un impegno importante da parte dell’amministrazione comunale di Cesano Maderno.
Cesano Maderno: per la manutenzione straordinaria del verde e degli arredi del parco
È stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la manutenzione straordinaria del verde e degli arredi del parco, di cui la città è proprietaria, insieme al Palazzo seicentesco al quale è annesso.
Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Ambiente e ha già ottenuto il parere favorevole della competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Fornirà gli indirizzi per la progettazione esecutiva di un intervento di manutenzione ordinaria pluriennale e straordinaria del Giardino di Palazzo Arese Borromeo del valore di circa un milione di euro. L’importo di quadro economico degli interventi di carattere straordinario è pari a 370mila euro.
«Un investimento importante – spiega il sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca – destinato ad un complesso insieme di interventi che renderanno ancora più incantevole e attrattivo quello che rappresenta un simbolo della storia e dell’identità cesanese, oltre ad essere uno dei polmoni verdi della nostra città, un giardino storico che si estende su una superficie di quasi 100 mila metri quadrati, con alberi monumentali, statue e fontane. Ne siamo orgogliosi e puntiamo ad un’attenzione costante e duratura, per conservare e valorizzare un luogo del cuore, vissuto da grandi e piccini, cesanesi e visitatori provenienti da tutta la Lombardia».
Cesano Maderno: la storia del parco Borromeo
Il parco è il risultato di diverse stratificazioni storiche che hanno via via mutato il giardino barocco, adeguandolo sia alle esigenze dei proprietari che si sono succeduti nel tempo sia ai cambiamenti della moda e del gusto.
È caratterizzato da lunghi viali che lo percorrono in senso Est-Ovest. L’impianto vegetale è mutato nel tempo e alcune scelte effettuate nel secondo dopoguerra, come il nuovo filare di pioppi lungo il confine nord e la piantagione dei cedri, ne hanno cambiato il volto. Questa stratificazione è tuttavia ormai sedimentata e sarà mantenuta come elemento proprio del giardino.
Il parco è caratterizzato dalle due lunghe carpinate ai lati dei percorsi che conducono dal Palazzo verso Est e dalle ampie aree a prato.
È stata mantenuta la storica area a bosco sul lato Est e la maggior parte dei percorsi. I percorsi e le aree pavimentate sono tutti in calcestre e sono bisognosi di manutenzione straordinaria oltre che, in alcuni casi, di drenaggio sotterraneo.
Il “Giardino della Contessa”, a lato del Palazzo, e i parterres fronte loggiato, sono realizzati con siepi di bosso al cui centro sono inserite delle rose paesaggistiche.