Spacciatore e anche stupratore. Ci hanno pensato i carabinieri della tenenza di Cesano Maderno e della compagnia di Desio ad assicurare alla giustizia un trentenne tunisino, già noto alle forze dell’ordine, accusato di aver violentato la sua ex fidanzata di vent’anni in un casolare abbandonato al confine tra Cesano Maderno e Seveso. Tra i due la relazione era finita da qualche mese, ma nei giorni scorsi si erano incontrati alla stazione di Saronno. Quattro chiacchiere e lei l’aveva seguito “sul posto di lavoro”: la stazione ferroviaria in centro a Cesano Maderno, in particolare la sopralevata al servizio della tratta Saronno-Albairate, dove a quanto pare lo straniero spaccia regolarmente.
Un pomeriggio insieme che lui voleva non finisse mai, purtroppo non per fini romantici. A forza l’ha infatti costretta a seguirlo in un luogo appartato, un casolare al confine con Seveso che conosceva solo lui. Qui l’ha stuprata sotto la minaccia di un coltello da cucina. Una violenza che la ragazza ha trovato la forza di raccontare ai carabinieri della stazione di Saronno. Sono stati loro ad avvisare i colleghi di Cesano Maderno e di Desio, da qui sono partite le indagini. Attraverso ulteriori controlli gli uomini dell’Arma sono risaliti al casolare e trovato le prove.
Nei giorni scorsi è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale. I carabinieri si sono presentati alla stazione di Cesano Maderno e il trentenne tunisino era lì, puntuale come sempre sul posto di lavoro. Alla vista delle divise non ha opposto resistenza ed è stato accompagnato in carcere.