Cesano Maderno, omicidio Marsiglia: pene ridotte per la figlia e la moglie

La Corte d’Assise di Appello di Milano ha abbassato a 13 anni e 8 mesi (per la moglie) e a 12 anni di reclusione (per la figlia) le condanne che erano state in precedenza, col rito abbreviato, rispettivamente di 20 e 16 anni di reclusione.
I funerali di Salvatore Marsiglia
I funerali di Salvatore Marsiglia

Niente assoluzione, ma pene ridotte per la ventiseienne Jessica Marsiglia e la cinquantenne Maria Rosa Saitta, rispettivamente figlia e moglie di Salvatore Marsiglia, 52 anni, ucciso il sette marzo 2014 nella casa di famiglia in via Pala Bianca, a Cesano Maderno, dopo l’ennesima lite.


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La Corte d’Assise di Appello di Milano ha abbassato a 13 anni e 8 mesi (per la moglie) e a 12 anni di reclusione (per la figlia) le condanne. Figlia e madre erano state in precedenza condannate col rito abbreviato rispettivamente a 16 e 20 anni di reclusione. L’uomo era stato colpito con 27 martellate, e 11 coltellate. Alla ragazza, il giudice aveva concesso le attenuanti generiche, nonostante la richiesta dell’accusa per la giovane fosse stata di 30 anni di reclusione, in virtù del fatto che legame di sangue, quale quello tra padre e figlia, ha un peso maggiore, nella valutazione dell’aggravante del vincolo di parentela, rispetto a quello di coniuge. Oggi le pene risultano ridotte in virtù delle attenuanti generiche prevalenti perché mamma e figlia sono state ritenute da tempo vessate dai comportamenti del capofamiglia.