È stato investito dal suo stesso mezzo il netturbino di Gelsia Ambiente ferito lunedì mattina in via Vivaldi a Cesano Maderno e trasportato d’urgenza in ospedale in gravi condizioni: è ricoverato in Chirurgia al San Gerardo con una prognosi di 45 giorni.
Cesano Maderno, netturbino investito da suo mezzo: i sindacati
I sindacati non risparmiano critiche all’azienda. «Il gravissimo incidente del quale è rimasto vittima un lavoratore dell’igiene ambientale – affermano con un comunicato unitario – conferma quanto denunciamo da sempre: la presenza di lavoratori di ditte diverse, impegnati insieme nello stesso lavoro, mette a rischio la sicurezza dei lavoratori stessi. Solo quando il responsabile del lavoro è uno, uno solo, si può avere il rispetto delle regole e delle responsabilità, non è così invece nei subappalti, dove dall’alto le responsabilità vengono scaricate sulle ditte, che non sono in grado quindi di controllare la sicurezza dei propri dipendenti. L’operaio lavorava per una agenzia, dalla quale Gelsia si fa mandare personale in affitto. Non si tratta, formalmente, di un subappalto, ma le criticità sono analoghe: era stato adeguatamente formato e istruito? È mai stata fatta formazione mettendo insieme dipendenti di Gelsia e dell’agenzia? Perché la formazione di chi lavora insieme, va fatta insieme».
Cesano Maderno, netturbino investito da suo mezzo: la replica dell’azienda
Immediata la replica di Gelsia Ambiente: «Da sempre attenta ai temi della salute e della sicurezza dei lavoratori, l’azienda si impegna costantemente ad assicurare un’idonea formazione e un aggiornamento continuo. La società si fa direttamente carico di gestire tutte le attività di formazione che sono le medesime sia per il personale interno che per il personale inserito mediante contratto di somministrazione. L’episodio è stato subito reso noto ai sindacati in un incontro, in quella sede non sono stati effettuati rilievi nei confronti dell’operato della società; la nota arrivata tre giorni dopo appare una strumentalizzazione inopportuna della vicenda. L’operatore non svolgeva il suo compito mediante subappalto, ma attraverso un’agenzia per il lavoro».