In centocinquanta per fare rete contro i ladri e i truffatori a Cesano Maderno. Ha avuto un’altissima partecipazione la prima riunione del “Controllo di vicinato”, passaparola tra famiglie residenti lungo la stessa strada per prevenire furti in appartamento ed eventuali truffe o raggiri.
A originare il tutto una mozione presentata l’ottobre scorso in consiglio comunale da “Passione Civica”, approvata quasi dall’unanimità delle forze politiche, astenuti solo i “5 Stelle”. Il passo successivo è stato facilitare un primo confronto tra cittadini, che poi gestiranno direttamente il progetto.
Maura Polonia, residente nel quartiere, la scorsa settimana si è occupata dell’organizzazione della serata illustrativa all’oratorio del Villaggio Snia. Al tavolo c’erano il sindaco Maurilio Longhin, l’assessore alla sicurezza Salvatore Ferro, il comandante della polizia locale Luca Tagli, l’ufficiale di polizia locale Francesco Carrera e Gianfrancesco Caccia, presidente nazionale “Controllo di vicinato”, che ha spiegato nel concreto come avviene l’organizzazione. Tra il pubblico il comandante della tenenza cittadina il luogotenente Sebastiano Ciancimino.
Alla base del “Controllo di vicinato” c’è il coordinamento tra cittadini, solitamente residenti lungo la stessa via, attraverso gruppi di whatsapp con i quali scatta il passaparola quando si notano facce o auto sospette mai viste prima. Gli aderenti compileranno un modulo, in distribuzione in questi giorni, che poi sarà consegnato dal coordinatore del gruppo al referente comunale del “Controllo di vicinato”. Il tutto sarà comunicato in prefettura.
Il passo successivo sarà attivarsi, vigilando sulla propria strada e allertando sempre le forze dell’ordine e in particolare la tenenza dei carabinieri locale, che risponde al numero di telefono 0362 501177, 24 ore su 24.
Maura Polonia racconta: «Alla serata organizzata sabato era presente praticamente tutto il Villaggio, mancavano solo i residenti nel nucleo storico, dove vivono soprattutto stranieri. Il sindaco si attiverà per coinvolgere anche loro».
Paolo Santambrogio Liate rimarca: «Abito in via Filzi ed è un continuo risuonare di allarmi così anche in via San Carlo. Un paio di mesi fa, come residenti, ci siamo organizzati con un gruppo whatsapp. Siamo una ventina di famiglie. L’orario “caldo” è tra le 18 e le 20. Da mio cugino sono entrati mentre era in casa, per la precisione era sceso al piano di sotto a trovare la mamma. Quando è risalito, ha visto una persona fare un balzo nel vuoto di un metro e mezzo. Avevano rubato».
Luciano Rovelli di “Cassina Savina” aderisce all’idea del gruppo: «Fortunatamente nel nostro quartiere ultimamente la situazione è tranquilla, ma se c’è un controllo in più, perché no. Io faccio parte del comitato locale, è giusto farlo subito. A San Bernardo bene o male ci conosciamo tutti, a parte in via Pertini dove sono stati costruiti i nuovi palazzi».