L’originalità era la sua caratteristica, a volte accompagnata da comportamenti sui generis, ma dietro quel suo modo di essere unico aveva due grandi qualità: era un fonico di elevata professionalità con collaborazioni con artisti del calibro degli Scorpions, ed era un mago delle auto, capace di rimettere in sesto pezzi d’antiquariato.
Anche questo è stato Wilfried Nitzer, per gli amici semplicemente Willy, scomparso il 9 febbraio all’età 59 anni mentre si trovava all’hospice di Giussano. Abitava a Cesano Maderno, in corso Libertà, e in molti lo ricordano in giro a piedi nudi, anche d’inverno.
In pochi sapevano che Willy era un artista del suono. Nato a Stoccarda, in Germania, tanti anni fa era emigrato in Italia. Ha lavorato a lungo per Milano Music ed è stato fonico nelle tournèe europee degli Scorpions, Elton John, Sting, Fiorella Mannoia, Fabrizio De Andrè, Luciano Ligabue ,Vasco Rossi, Def Leppard, Ac/Dc, Metallica, Iron Maiden, Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi.
Per chi ha avuto la fortuna di assistere a un concerto di uno di questi mostri sacri della musica mondiale, sappia che se le note e le voci dei cantanti erano così pulite e nitide, il merito era anche di Willy. Originale sì, ma Wilfried era anche una persona umile. Nonostante la collaborazione con miti della musicografia mondiale, ha lavorato ben volentieri con band locali come Boarders, G-Stone e Never Trust.
Elisa Galli, vocalist dei Never Trust di Seveso, fornisce un suo ritratto tutto personale di Willy: «Ha collaborato col nostro gruppo per tre anni tra il 2010 e il 2013. Insieme a lui abbiamo fatto una ventina di live. È stata una fortuna averlo conosciuto. Aveva una grandissima professionalità, ci ha spiegato un sacco di cose sull’audio e in particolare al mio chitarrista».
Willy era poi appassionato di motori. Nella sua abitazione di corso Libertà ha ridato splendore a pezzi d’epoca.
Amava soprattutto le Mercedes. «Non dimenticherò mai il suo piatto preferito – prosegue Elisa – Mangiava sempre un panino con cotto, senape e beveva birra Weiss. Ironizzava tantissimo sul suo modo di essere. Una volta gli chiesi perché girasse senza scarpe e lui mi rispose di non avere i soldi per comprarsene un paio. Ci mettemmo a ridere, sapevamo entrambi che non era per quello».
Willy è stato salutato da parenti e conoscenti venerdì 10 febbraio nella casa funeraria “Lanzani”, poi è stata trasportata a Cinisello Balsamo per la cremazione.