Blitz congiunto delle forze dell’ordine con gli uomini della polizia locale e carabinieri della tenenza di Cesano Maderno in un appartamento sovraffollato della Snia. E’ scattato martedì mattina a pochi minuti dalle 6 del mattino, il controllo coordinato dalle forze dell’ordine locali in un appartamento di via Udine nelle case popolari del quartiere nord di Cesano Maderno. L’operazione “speciale” è arrivata dopo le segnalazioni che nelle ultime settimane avevano segnalato la presenza continua di diverse persone e uno strano via vai a tutte le ore di cittadini di nazionalità straniera. Una volta all’interno dell’appartamento, una casa popolare del complesso che una volta ospitava i lavoratori dell’ex Snia Viscosa, gli agenti in servizio hanno identificato 11 persone di nazionalità straniera ospitate in un appartamento di piccole dimensioni.
Cesano, blitz alla Snia: sono in corso gli accertamenti
A seguito dei controlli effettuati tutte i residenti dell’abitazione cesanese controllata sono stati trovati in regola con i documenti. Non è stato così per i permessi per l’ospitalità e alcuni tributi comunali e relativi alle spese condominiali non pagati. Nelle ore precedenti l’intervento delle forze dell’ordine era notevolmente salita la tensione su cosa succedesse all’interno dell’abitazione si erano diffuse numerose interpretazioni, poi smentite dai fatti. L’appartamento a seguito dei controlli effettuati è di proprietà di un cittadino straniero che lo ha acquistato tempo fa e che lo ha poi messo in affitto. La mancanza di regole e del rispetto delle normative vigenti ha poi creato una situazione di subaffitto e presenza contemporanea in un alloggio con due stanze di oltre dieci persone. Smentite chiaramente le indiscrezioni che volevano operare all’interno della casa un gruppo di persone organizzate per compiere attività criminale o peggio di terrorismo.
Cesano, blitz alla Snia: operazione voluta dal municipio
La richiesta dell’operazione delle forze dell’ordine è partita direttamente dal municipio dell’ufficio del sindaco. “Non voglio essere etichettato come un sindaco sceriffo, non mi appartiene e sicuramente non è il mio compito. L’operazione è frutto di un tavolo di lavoro e di alcune segnalazioni che sono partite da una richiesta di collaborazione fatta con i residenti della Snia, con gli amministratori di condominio e con i cittadini del quartiere e le associazione del territorio – ha spiegato il sindaco Bocca – Nel mese di gennaio ho incontrato alcuni: ho chiesto loro maggiore collaborazione e la precisa volontà di segnalare situazioni potenzialmente non in regola”.