Centro profughi a Limbiate: folla al consiglio comunale aperto, ma i dubbi restano

È servito per illustrare i lavori fatti all’interno della ex sede della Provincia di Monza e Brianza di via Bonaparte e dare rassicurazioni agli oltre cento cittadini intervenuti, ma il Consiglio comunale aperto sul centro accoglienza profughi convocato a Limbiate ha dissipato solo parzialmente i dubbi.
Il consiglio comunale aperto sul centro di accoglienza profughi a Limbiate
Il consiglio comunale aperto sul centro di accoglienza profughi a Limbiate Redazione online

È servito per illustrare i lavori fatti all’interno della ex sede della Provincia di Monza e Brianza di via Bonaparte e dare rassicurazioni agli oltre cento cittadini intervenuti, ma il Consiglio comunale aperto sul centro accoglienza profughi convocato a Limbiate nella serata di lunedì 13 aprile ha dissipato solo parzialmente i dubbi su alcuni aspetti fondamentali.

Roberto D’Alessio, presidente del Consorzio Comunità Brianza, ha parlato della presenza di una trentina di persone per una permanenza media di circa 45 giorni ma non si è sbilanciato sulla data di arrivo dei primi richiedenti asilo.
Questa incertezza non ha certo contribuito a dissipare i dubbi dei partiti di opposizione sia a livello comunale che provinciale e di alcuni cittadini che hanno sottolineato i possibili problemi dal punto di vista della sicurezza e dal punto di vista sanitario, vista la vicinanza con due scuole superiori e il centro Avis “Formentano”.

Alla seduta, oltre a Concetta Monguzzi, delegato provinciale al Welfare, hanno partecipato anche alcuni esponenti di associazioni limbiatesi come Caritas, Brucaliffo e Variopinto, i quali hanno invitato a superare la paura nei confronti di queste persone.