Caso Trenord dopo il Piano puntualità: «Guadagna di più chi accumula ritardo»

Una denuncia anonima da parte di alcuni macchinisti di Trenord ha rivelato un punto del contratto di lavoro che renderebbe redditizi i ritardi delle corse. L’accusa riguarda la tratta Milano-Cremona-Mantova.
Caso Trenord dopo il Piano puntualità: «Guadagna di più chi accumula ritardo»

Una denuncia anonima da parte di alcuni macchinisti di Trenord ha rivelato un punto del contratto di lavoro che renderebbe redditizi i ritardi delle corse. L’accusa riguarda la tratta Milano-Cremona-Mantova ed è stata scritta per prima dalla Gazzetta di Mantova.

I dipendenti Trenord sono retribuiti in proporzione alle ore di lavoro, con tariffe crescenti dalla prima (6 euro) alla quarta (12 euro) fino a un “bonus di condotta”.


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“Fino al 2011, sotto l’ombrello di Trenitalia, ogni ora di condotta alla guida del locomotore veniva pagata 10,10 euro. Nel contratto aziendale Trenord firmato il 22 giugno 2012, invece, la retribuzione è proporzionale al minutaggio: le prime due ore vengono pagate 6 euro ciascuna, la terza 9, la quarta 12 e così via – scrive la Gazzetta di Mantova – Il contratto è alla rovescia perché se io rispetto il mio orario, che sulla Milano-Mantova è di 3 ore e 40 minuti, guadagno meno di chi accumula ritardo”.

Da diversi mesi il contratto di lavoro è oggetto di trattativa con l’azienda e l’ad Cinzia Farisé intende cancellare il paradosso di ”questo articolo che può indurre a comportamenti scorretti”. Soprattutto dopo la presentazione del Piano puntualità con i primi risultati positivi già a registro.

“Riteniamo che le cause di ritardo siano altrove, ma abbiamo il dovere di rimuovere ogni alibi – ha dichiarato l’amministratore delegato – In effetti i miglioramenti registrati negli ultimi due mesi (+10 punti percentuali nella puntualità) sono stati raggiunti grazie all’impegno di tutto il personale Trenord. È sulla strada del miglioramento continuo che vogliamo proseguire quanto intrapreso”.

I sindacati spostano i riflettori sui macchinisti che lavorano senza risultare dei furbetti (secondo l’Orsa questi sarebbero al massimo trenta su 1.200). I pendolari che utilizzano quotidianamente le tratte di Trenord aspettano che il piano puntualità vada a regime completamente.

(modificato 26 febbraio 2015)