Case green: ipotesi di preventivo tra cappotti, fotovoltaico, pompa di calore e infissi

Ogni casa è a sé. Il Cittadino sulla base delle nuove disposizioni Ue, attraverso professionisti di Monza e Brianza ha provato a tracciare un preventivo per un "casa green".
Case green - Immagine di kjpargeter su Freepik
Case green – Immagine di kjpargeter su Freepik

Ogni casa è a sé e un preventivo che sia generale per tutti è difficile (se non impossibile) da stabilire. Detto questo però chi mette mano alla propria abitazione e decide di efficientarla dal punto di vista energetico, installando per esempio l’impianto fotovoltaico o il sistema delle pompe di calore, deve sapere che dovrà accantonare una cifra che oscilla tra i 6.000 euro e i 20.000.

Case green: quanto costa il fotovoltaico

Facciamo un po’ di chiarezza iniziando dal fotovoltaico. «È impossibile stabilire una risposta univoca perché questo tipo di lavori dipendono dalla tipologia dell’unità abitativa in questione – spiega Carlo Beretta, titolare di Eco Tool fotovoltaico di ConcorezzoIn questi tempi stiamo effettuando moltissimi sopralluoghi e studiando differenti soluzioni perché sono tante le richieste che ci arrivano».

Chi intende installare un impianto fotovoltaico deve mettere in conto dai 13.000 ai 20.000 euro per un nucleo di tre o quattro famiglie. Significa che in questo caso (20.000 euro per installare un impianto che servirà a quattro famiglie contemporaneamente) ogni famiglia dovrà pagare (all’incirca) 5.000 euro per l’installazione.
«Se invece l’unità abitativa è singola ovviamente a fronte del medesimo impianto i prezzi aumentano. Per questo è estremamente interessante il discorso delle comunità energetiche – continua BerettaL’investimento c’è, significa accantonare subito quattro o cinque anni di bollette del gas, ma è bene sapere comunque che appena si installa l’impianto fotovoltaico si inizia a risparmiare sui consumi. L’obiettivo del consumo zero si raggiunge dopo 6 o 9 anni dalla posa dell’impianto. Se si considera poi che oggi gli impianti fotovoltaici sono garantiti per venticinque anni si capisce che si tratta comunque di un investimento vantaggioso».

Case green: le opzioni per il riscaldamento

Discorso simile per la pompa di calore dove i prezzi oscillano tra i 6.000 e i 10.000 euro. Anche in questo caso se si tratta di un condominio l’impianto sarà centralizzato se è invece un’unità abitativa singola sarà differente.
«Sulle caldaie è bene sapere che la normativa ad oggi prevede che non si potranno più installare impianti a metano dal 31 dicembre 2029. Significa che dopo quella data, ma penso che si arriverà a una proroga, spariranno le caldaie come le conosciamo oggi. È evidente che chi le avrà installate prima potrà continuare ad utilizzarle. Per adempiere a tutte queste normative saranno ovviamente previsti nuovi bonus e agevolazioni per poter finanziare questo meccanismo».

Case green: i serramenti

In pochi, finora, si rendono conto di quanto costerà adeguare le abitazioni ai criteri fissati dall’Unione Europea: è l’impressione di Diego Nasti, titolare della Fcl 1959 srl di Monza che con la consociata di Verano posa infissi e serramenti di importanti marchi, cura progetti di ristrutturazione, installa caldaie e sistemi di climatizzazione nell’intera Brianza.
La sostituzione dei vecchi infissi, spiega, in un appartamento medio potrebbe richiedere dagli 8.000 ai 12.000 euro, con oscillazioni determinate dai materiali scelti.

«Il parco abitazioni italiano è molto vecchio – afferma Nastiadeguare le case, di conseguenza, costa parecchio. Tanti piccoli proprietari, però, sono restii a farlo in quanto non comprendono che i lavori costituiscono sì un esborso importante, ma oltre a diminuire l’impatto sull’ambiente, aumentano il comfort e riducono le spese di riscaldamento e raffrescamento».
Per questo, aggiunge, sarebbe opportuno installare elementi realizzati con materiali di qualità: «Dei buoni infissi – aggiunge – abbattono le escursioni termiche e, in abitazioni dotate di un sistema di ventilazione meccanica che ricicla l’aria, evitano di dover aprire le finestre e permettono di mantenere costante la temperatura».

In questo modo calano i giorni di accensione sia del riscaldamento che del climatizzatore per contrastare il calore estivo. «Servirebbe – conclude – una vera formazione dei piccoli proprietari».

Case green: l’isolamento delle pareti domestiche

La spesa è superiore per chi intende isolare la casa con il cappotto termico: una famiglia che vive in un appartamento di 80-100 metri quadri in un condominio potrebbe spendere attorno ai 20.000 euro, ma il conto è destinato a lievitare vertiginosamente per i proprietari di villette.
Per una monofamiliare la fattura potrebbe arrivare fino a 50.000 euro, per una bifamiliare a 55.000 euro complessivi: a quel punto, però, la cifra a carico del singolo nucleo non si discosterebbe troppo da quella chiesta a chi vive in un palazzo.

«La variabile principale è data dalle dimensioni delle facciate da rivestire» precisa Elvio Bestetti, titolare della omonima impresa di Brugherio specializzata in ristrutturazioni edilizie, imbiancature e tinteggiature, moderna erede della ditta fondata dal nonno Giosuè.
«In questi anni – commenta – i cappotti hanno raggiunto prezzi folli» spinti in alto dall’eccesso di richieste determinato dal super bonus.
«Prima del covid – racconta Bestetti – erano sottopagati: una lavorazione finita poteva costare dai 36 ai 42 euro al metro quadro, ora solo per la posa c’è chi ne domanda 40» e per l’opera completa arriva fino a 130 euro al metro quadro. «Noi, a differenza di altri, abbiamo scelto di fare pochi interventi del genere – conclude Bestetti – ora ci auguriamo che i prezzi possano scendere a livelli più equilibrati».

Case green: la norma c’è, sarà per tutti?

Recepita la norma (o la direttiva nel caso di quella avanzata dall’Unione Europea riguardo le case green) resta da capire quanti riusciranno ad adeguarsi.

«È stato calcolato che la spesa media per famiglia, per poter efficientare (almeno in parte, ndr) i cinque milioni di edifici non a norma, sarà di circa 35.000 euro – dice Carlo Beretta – Va detto però che in certi casi e per certe case non sarà possibile avere la fattibilità pratica o economica per l’adeguamento». Insomma la norma c’è, ma non è scontato che sia per tutti.