Caro bollette, la proposta di Anaci Lombardia ai sindaci: «Ordinanze per limitare al massimo il riscaldamento nelle case»

Appello del presidente regionale dell’Anaci, il seregnese Renato Greca, alle famiglie e ai sindaci della Brianza: contro il caro bollette propone di spegnere per tre ore al giorno i riscaldamenti e invita i sindaci a firmare delle ordinanze.
Termostato per il riscaldamento
Termostato per il riscaldamento

“Spegnere per tre ore il riscaldamento di casa”: è la proposta che Renato Greca, presidente regionale dell’Anaci formula alle famiglie e ai sindaci della Brianza. Il seregnese Renato Greca, 64 anni, è stato rieletto il 9 marzo come presidente regionale dell’Anaci (associazione nazionale amministratori condomini e immobili), per il prossimo quadriennio, nella sede di via Sabotino. È al suo secondo mandato consecutivo. Dal 1990, esercita la professione di amministratore di condomini in Seregno. L’Anaci conta 1.900 associati in Lombardia. Nel suo programma di presidente regionale ha spronato gli associati ad una maggiore preparazione e a seguire i diversi corsi di aggiornamento, e ha auspicato un amministratore di condominio 3.0.

In questo periodo di grave difficoltà per le fonti di riscaldamento e l’aggravarsi del caro-bollette per luce e gas e del carburante, Renato Greca ha espresso un invito, nella speranza che possa venire al più presto raccolto, e cioè: “ridurre di tre ore al giorno l’orario di accensione degli impianti di riscaldamento nei condomini per fare fronte alle bollette”.

Un invito rivolto alla cittadinanza, agli altri colleghi amministratori, ma soprattutto ai sindaci di tutta la Brianza “per dare più forza di persuasione a noi amministratori nel far accettare alle persone di limitare l’uso del riscaldamento. Occorrerebbe che i primi cittadini emettessero un’ordinanza di limitare al massimo l’accensione del riscaldamento nelle case, almeno di tre ore al giorno. Per noi amministratori è molto più facile agire sui condomini che hanno il riscaldamento centralizzato, molto più difficile, invece, intervenire sui chi ha il riscaldamento autonomo. Forti di ordinanze dei sindaci, noi amministratori, saremmo più convincenti. In fondo, in molte famiglie dove ci sono più persone che lavorano ed escono al mattino e rientrano verso sera, ecco che nelle ore di assenza spegnere il riscaldamento comporterebbe un buon risparmio. Il 15 aprile è ormai alle porte, è la data prevista per legge per lo spegnimento del riscaldamento, in quanto le temperature atmosferiche dovrebbero diventare più accettabili, se questa iniziativa partisse da subito ci sarebbe un mese di risparmio, che non sarebbe poco”.