Una bella giornata di sole e tanta, tantissima gente domenica 14 ottobre a Carate per la 38esima edizione di “Carate tra il verde e l’antico” firmata fin dagli esordi dai “Marciacaratesi”, marcia che nacque un anno dopo la costituzione del gruppo podistico (oggi associazione sportiva). «Era segretario il nostro compianto Giorgio Molteni: l’idea della “Carate tra il verde e l’antico” fu sua – racconta Silvio Radaelli, oggi segretario -. Venne accolta con entusiasmo dai componenti di tutto il direttivo e in particolar modo da Luciano Trezzi, Erminio Valtorta, Aberto Barni, dal nostro attuale presidente Antonello Nobili e da me».
Fin da subito, l’idea era chiara: dare alla “marcia non competitiva” (oggi è una “marcia internazionale ludico-motoria”) «un’identità precisa. Ossia renderla un’opportunità per riscoprire vecchi sentieri e riaprirli, per passare in parchi pubblici e ville private, per dare visibilità alle frazioni di Agliate e Costa Lambro e al borgo di Realdino».
Quella prima edizione del 1981, partita dal centro sportivo di via XXV aprile con la proposta di un tracciato da 10 e di uno da 20 chilometri, «fu epica». Dopo due giorni di pioggia incessante che misero a dura prova l’inesperienza di quel gruppo di amici sportivi alle prese con le prime sfide organizzative, «il mattino del 27 settembre le nuvole lasciavano posto al sole»: arrivarono in 2200 ai banchi delle iscrizioni.
Già dall’anno successivo, la BCC divenne sponsor dell’evento, concedendo la residenza “Il Parco” come qualificante punto di partenza (e di arrivo) della marcia. L’ultima edizione, quella del 2017 ha segnato il record con 7.945 presenze. In quella 2018 i tracciati sono di 5, 8, 13, 17 e 25 chilometri. Presente la redazione mobile del Cittadino. Info: marciacaratesi.it.