Sorpresi dal cognato dei proprietari di casa, l’hanno spinto giù dalle scale e calpestato. Il bollettino dell’ultimo colpo messo a segno dai ladri in due villette di Agliate registra un furto di oro e preziosi per diverse migliaia di euro, e un viaggio in pronto soccorso. Per il malcapitato 71enne, che ha avuto l’incontro ravvicinato con i malviventi, nulla di rotto ma una brutta contusione a torace e milza.
Il fattaccio successo in via Monte Cervino martedì non è il primo che accade nell’area residenziale che si estende fino a via Monte Rosa: da agosto ad oggi, sono quattro i furti denunciati. Tre soltanto nell’ultimo mese. Il culmine si è toccato martedì. Quando una coppia di ladri, all’opera attorno alle 19, si è addentrata in due villette a schiera di via Cervino, che si trovano a 4 civici di distanza. Erano entrambe vuote, chiuse e allarmate.
«Sono entrati dal retro, dalla portafinestra della cucina che hanno sfondato – raccontano i proprietari della prima casa colpita -. Probabilmente, forse perché l’infisso è stato spaccato, pensiamo che l’allarme non sia suonato. Ci hanno rivoltato casa. Hanno aperto tutti i cassetti e ne hanno rovesciato a terra l’intero contenuto». Alla fine «ci hanno rubato oro e gioielli. Alcuni con un valore affettivo notevole. Il danno è stato almeno di 5mila euro». Finita la prima casa, i ladri sono passati al secondo obiettivo, sempre passando dalla portafinestra della cucina. Ma in quel caso l’allarme è scattato e «i miei cognati, che abitano proprio accanto a noi, hanno aperto la porta di casa – racconta la proprietaria -. Mia cognata ha visto la finestra spalancata, mio cognato ha fatto per salire al piano superiore ma quando era a metà strada ha sentito “Via! Via!” e sono scesi dalle scale due uomini. Avevano scoperti solo gli occhi. Il primo a scendere ha spinto mio cognato che è caduto dalle scale, il secondo per fuggire l’ha addirittura calpestato». I carabinieri, arrivati sul posto, hanno provveduto a chiamare un’ambulanza.
«Di furti ce ne sono sempre stati, ma ultimamente sono aumentati – dice un gruppo di famiglie che da decenni abita qui -. Vorremmo semplicemente avere più tranquillità, magari dettata da una maggior presenza delle forze dell’ordine, ma anche grazie a una migliore e più efficace illuminazione». La nota dolente sono i parchetti pubblici che si trovano alle spalle delle villette a schiera di via Cervino, confinanti con la casa di riposo della Rovella, e nell’area al centro della corona di abitazioni tra via Monte Cervino e via Monte Rosa. «Sono buissimi, ci sono dei lampioni ma sono pochi e producono una luce fiochissima». Non a caso, in tutti gli ultimi casi il punto di accesso scelto dai malintenzionati per intrufolarsi in casa «è stata la portafinestra della cucina, che in tutte le case colpite affaccia al pezzetto di giardino che confina con i parchetti pubblici». Un ulteriore nota dolente parrebbe essere l’illuminazione stessa delle vie, «che il Comune ha di recente sostituito con lampade a led, ma che è peggiore della precedente perché non crea luce diffusa, ma fasci delimitati alla zona sottostante i lampioni».