C’era anche venerdì 3 maggio, Clarissa Dudine in “Sciopero per il clima” davanti al municipio di Carate Brianza. Al settimo presidio del venerdì, accanto alla ventenne di Carate c’era anche Ilaria Barbonetti, 35enne di Besana Brianza. «Quando ho saputo della sua iniziativa ho pensato: “Che bello che anche in Brianza qualcuno si occupi dell’emergenza climatica”. E così, lavoro permettendo, alla prima occasione l’ho raggiunta».
Ha portato anche una rappresentazione realizzata in occasione dello sciopero mondiale del movimento “Fridays for future”: «Ho riprodotto il murales di un’artista brasiliano». In attesa del secondo sciopero globale per il clima del 24 maggio, per il quale Clarissa sta organizzando un presidio dalle 8.45 in piazza Cesare Battisti (info in aggiornamento sulle pagine social “Fridays for future Carate Brianza”), uno dei temi su cui riflettere è quello dell’acqua.
«L’acqua dolce che abbiamo disponibile non è molta, la potabile è solo il 3% e difficilmente reperibile. Con l’aumento della popolazione, il miglioramento degli standard d vita e l’espansione dell’agricoltura, la richiesta di acqua è aumentata. Ma i Paesi ricchi la usano male, quelli poveri ne sono in scarsità cronica. Di questo passo, nel 2050, 5 miliardi di persone non avranno risorse idriche».
L’INTERVISTA