Presentata in Villa Cusani la 33esima edizione della Befana sul Lambro. Che quest’anno si rifà al tema “Disordinatamondo”, promettendo nella sera del 6 gennaio 2020 un «disordine mondiale» sul Lambro.
Nel Laboratorio Befana che ormai da settimane lavora per riportare il mito-festa nel fiume (tutti i giorni dalle 15 alle 18, in via dell’Isola), ciò su cui si è ragionato è la “mondializzazione”, intesa come pretesa di estensione di un modello esemplare di vita all’intero mondo, diversa dalla “mondialità”, che non livella le differenze ma le lascia proliferare e se ne lascia contaminare.
«Come si sa la Befana è vecchia e sporca. I suoi amici, ugualmente, sono selvatici e, come si può constatare, piuttosto disordinati. Ciononostante, in modo precario il laboratorio della Befana si tiene insieme, senza mai tuttavia ridursi a uno, ma sempre pluralmente – raccontano dalla Commissione Cultura Alternativa – Lavora perché la creatività dei bambini che le danno una mano o che la osservano arrivare sul fiume non sia livellata e ripulita. Non accetta che l’infanzia venga derubata del proprio immaginario, della capacità della fantasia di creare il nuovo, l’inedito, l’impossibile… altri mondi».
Il momento gioioso della Befana sul Lambro, dunque, sarà momento gioioso ma che farà riflettere: dove finiranno tutte le vite a perdere prodotte dalla mondializzazione? «La Befana se le carica sulle spalle, se ne riempie il sacco, un sacco di vite immonde. Le custodisce e le protegge, poi le riversa. E quando il sacco si apre, per miracolo ne escono i tesori più preziosi».
IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA BEFANA SUL LAMBRO 2020