Campagna anti-slot del Cittadino «Forza baristi, buttatele via»

«Forza baristi, dite di no alla schiavitù delle slot machine». È il titolo con cui “Il Cittadino” nelle edicole giovedì 23 maggio lancia una campagna a Monza e in Brianza «contro le macchine mangia-soldi che stanno rovinando migliaia di persone». Un’emergenza da tamponare, raccontata in uno speciale di due pagine.
Slot machine
Slot machine

«Forza baristi, dite di no alla schiavitù delle slot machine». È il titolo con cui “Il Cittadino” nelle edicole giovedì 23 maggio lancia una campagna a Monza e in Brianza «contro le macchine mangia-soldi che stanno rovinando migliaia di persone». Una campagna che continuerà sulle edizioni della Brianza, nelle edicole il sabato.

Un’emergenza da tamponare, raccontata nei numeri e nelle conseguenze in uno speciale di due pagine.

È un invito ai commercianti. Proprio quando la Lombardia sta per approvare un regolamento per disciplinare la diffusione del gioco d’azzardo e dopo il manifesto dei sindaci per la legalità che ha raccolto la firma di oltre cinquanta Comuni lombardi. Brianza compresa con Desio e Cavenago capofila (leggi), e poi anche Monza (leggi).

È un invito a raccontare le storie e le motivazioni: alla mail redazioneweb@ilcittadinomb.it o in redazione allo 039/21.69.511.

Il Cittadino non è solo. L’iniziativa è stata promossa anche dall’Eco di Bergamo e dai quotidiani La Provincia del Gruppo Sesaab. Già centinaia le adesioni e le testimonianze.

E c’è in programma anche un incontro. «Ma che gioco è?» è il titolo della serata organizzata dal gruppo consiliare «Una Monza per tutti» con il patrocinio del comune di Monza e de «Il Cittadino» per mercoledì 29 maggio alle 21 nell’auditorium del giornale in via Longhi 3.

«Monza è una città complessa – ha scritto Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino sul giornale in edicola giovedì – Nel nostro piccolo abbiamo deciso di contribuire a una causa che ci sta a cuore: togliere quelle maledette macchinette mangiasoldi dai bar della città e della Brianza. Appoggeremo i locali che hanno detto e dicono basta alle slot machine. Non solo. Sempre da oggi non accetteremo più sul nostro giornale le pubblicità delle sale da gioco. Perderemo soldi, è vero, ma si tratta di una scelta etica e le scelte etiche, se non sono ipocrite, hanno sempre un costo. Se lo facessero tutti Monza sarebbe migliore. Noi cominciamo».