Calcio, gli ex seregnesi Corda ed Anelli indagati a Brescia in un’inchiesta su usura e scommesse

Secondo un ventottenne, i due avrebbero fatto parte di un gruppo attivo in un canale Telegram, comprendente anche lo juventino Fagioli
Ninni Corda e Cristian Anelli, ai tempi della comune esperienza seregnese

La procura della Repubblica di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati, nell’ambito di un’inchiesta su un caso di presunta usura in danno di un ventottenne del posto, già direttore sportivo di una formazione dilettantistica, Ninni Corda e Cristian Anelli, tesserati per il 1913 Seregno nella sfortunata annata 2021-’22, terminata con la retrocessione in serie D, dopo una sola stagione di militanza tra i professionisti.

Calcio: un ventottenne il personaggio principale della vicenda

Secondo quel che si è appreso, i nomi di Corda, oggi direttore dell’area tecnica dell’Alessandria, e di Anelli, che attualmente veste la maglia dell’Atletico Castegnato, compongono un filone che interessa un totale di undici persone, tutte segnalate dal ventottenne, affetto da ludopatia, che ora risulterebbe irreperibile. Il gruppo sarebbe stato attivo in un canale Telegram di scommesse illegali sul calcio, comprendente anche lo juventino Nicolò Fagioli. Il giovane dirigente, travolto dai debiti, si sarebbe rivolto per ottenere denaro ad alcuni interlocutori, che poi ne avrebbero preteso la restituzione con tassi elevatissimi.

Calcio: l’inchiesta è condotta da Berardi e Boga

L’inchiesta è condotta dai pubblici ministeri Iacopo Berardi e Victoria Allegra Boga. Ora si attendono i suoi sviluppi.