Non è la Croazia, ma i suoi tifosi hanno sofferto per mesi nello stesso modo. Senza esclusione di colpi. Alla fine il Monza 1912 srl del presidente Nicola Colombo si è aggiudicato il suo mondiale personale. Quello del bando per la gestione dello stadio Brianteo e del centro Monzello per i prossimi 44 anni. L’apertura dell’offerta – l’unica pervenuta in Comune entro i termini di chiusura del bando – è avvenuta martedì mattina, mentre mercoledì si è svolta la proclamazione pubblica che precede la stesura della determina di assegnazione.
Il bando, come noto, prevedeva una base d’asta di 10mila euro annui per un contratto che poteva estendersi fino a 45 anni. La forbice temporale si è contratta in relazione all’entità del rilancio fatto dalla società biancorossa, così al posto dei 45 previsti, il contratto ne durerà 44. Tempo in ogni caso sufficiente, secondo il Comune, a realizzare tutti i progetti collegati alla struttura sportiva di viale Stucchi.
Sì, perché passato ora l’ultimo scoglio dell’assegnazione – che come prevede la legge è attualmente provvisoria e diventerà effettiva solo dopo i controlli effettuati da parte del Comune – il Brianteo riparte da zero. O meglio riparte da un progetto, quello del cosiddetto “Monza Stadium” che, senza ambire all’olimpo delle multimiliardarie di serie A, si propone di trasformare gradualmente la struttura in una sorta di cittadella di sport ed eventi.
«L’assegnazione – spiega Andrea Arbizzoni, assessore allo Sport – segna un momento di svolta. Questa squadra che in campo ha dimostrato di avere grande ambizione, ora dovrà mettere lo stesso impegno nel progetto stadio».
Si tratta ovviamente dei primi passi. Tuttavia sul piatto ci sono investimenti a più zeri che riguardano sia lo stadio in sé sia la realizzazione di attività a contorno come punti vendita legati, con ogni probabilità, al core business della società biancorossa: «Il progetto prevede la presenza di spazi commerciali, ma escludiamo completamente i grandi insediamenti» precisa l’assessore.
Niente centri commerciali, ma ambiti contenuti e legati alle attività che si svolgeranno lì. Nel contratto è prevista per il Comune la possibilità di utilizzare il Brianteo per cinque eventi l’anno e pare di capire che sia proprio su questo fronte che l’amministrazione voglia investire: «Parliamo di concerti – prosegue Arbizzoni – come ad esempio avvenivano anni fa. Penso a Michael Jackson o al Gods of Metal. Avere una stadio polifunzionale sarà un arricchimento per il gestore, ma soprattutto per la città. Uno stadio che, peraltro, è viabilisticamente collegato in modo ottimale».
Nell’attesa di rivedere, quindi, in città i grandi del rock, l’attenzione resta concentrata sugli aspetti sportivi. La salita del Monza, infatti, non è ancora terminata. Ora l’ultima parola spetta alla Federcalcio per l’iscrizione al campionato.