Domenica mattina all’alba si è aperta la nuova stagione venatoria. E, con l’entrata in vigore del nuovo piano faunistico venatorio della provincia di Monza e Brianza, l’equilibrio faunistico garantito dal Parco del Rio Vallone si è rotto e la zona di ripopolamento del Boscone di Ornago è stata fortemente ridimensionata (da 960 ettari a soli 160 ettari, ndr.).
Da domenica, quindi, le doppiette potranno, dopo oltre 70 anni, tornare a cacciare nei boschi e nei campi alle spalle del Santuario di Ornago e nella zona del golf di Camuzzago, sicuramente un pericolo per le tante persone che ogni giorno si recano nella chiesa o che per rilassarsi, in bicicletta oppure a piedi, percorrono la strada sterrata che da Ornago porta alla zona industriale di Bellusco o quella che dal Santuario porta a Camuzzago.
Solo l’intervento di Cinzia Dolci proprietaria insieme alla sua famiglia di una fattoria lungo la via per Roncello è riuscita a modificare in parte il nuovo piano venatorio riuscendo a ottenere che le zone intorno alla sua proprietà e la strada che porta a Camuzzago, rimanessero zone di oasi e protezione per gli animali.
Negli ultimi anni inoltre, la signora Dolci ha portato avanti con passione un sogno, creare un’ Asinoteca, ovvero una fattoria didattica dove i bambini delle scuole oppure insieme alle proprie famiglie possono avvicinarsi al mondo delle natura e in particolar modo a quello degli asini, animali dolcissimi e assolutamente perfetti per le relazioni con i bambini.
Parte delle attività della fattoria didattica vengono svolte all’aperto, lungo un piccolo sentiero che costeggia uno stagno dove i ragazzi possono scoprire e osservare uccelli e mammiferi protetti all’interno di un piccolo paradiso che da oltre 70 anni era adibito a territorio di ripopolamento e quindi precluso alla caccia.
Venendo a scoprire che anche il percorso didattico era rientrato tra le nuove zone di caccia la signora Dolci si è subito mossa, anche con l’aiuto del comune di Ornago, riuscendo a ottenere dalla provincia che lungo il percorso didattico la caccia fosse vietata. «Mi sono subito rimboccata le maniche per cercare di evitare che questo potesse diventare realtà e in parte ci sono riuscita. Purtroppo la questione non è semplice, il piano venatorio cambia ogni cinque anni e mi sto già muovendo affinché passati questi anni il bosco e i campi vicini alla fattoria possano tornare ad essere preclusi alla caccia. Cinzia Dolci poi lancia un messaggio ai cacciatori: « State attenti perché lungo il percorso didattico non si può cacciare e potreste non trovare un fagiano ma una scolaresca».
Domenica i sindaci di Bellusco e di Ornago si troveranno nei pressi del santuario «non per manifestare contro la caccia – spiegano – ma per informare tutti i cittadini e i visitatori della zona di quello che sta accadendo».