Brugherio, a giorni in funzione dieci nuove postazioni autovelox: ecco dove sono

Saranno in funzione da lunedì 9 gennaio i box arancioni nei quali a rotazione sarà collocato il dispositivo elettronico per il controllo della velocità
Il box autovelox installato in via Monza

Gli automobilisti abituati a schiacciare troppo sull’acceleratore da lunedì avranno un motivo in più per moderare la velocità: il 9 gennaio entreranno in funzione i dieci autovelox installati in altrettante strade alcuni mesi fa che si aggiungono a quello di via Dei Mille, attivo dal 3 ottobre. È quasi impossibile non accorgersi dei box arancioni posizionati nelle vie San Maurizio al Lambro, Adda, Monza, Quarto, Moro, Europa, San Giovanni Bosco, Santa Clotilde, Comolli e Lodigiana in cui a rotazione sarà collocato il dispositivo elettronico per il controllo della velocità. Le sanzioni, per chi supererà il limite di 50 chilometri all’ora, scatteranno solo quando sarà presente una pattuglia della Polizia locale a effettuare i rilevamenti.

Dieci postazioni autovelox a Brugherio, il sindaco: “Non per fare cassa”

«Il nostro obiettivo –afferma il sindaco Marco Troianonon è di fare cassa: se così fosse attiveremmo tutti i box contemporaneamente e non uno solo a rotazione. Il nostro intento è quello di prevenire i rischi sulle strade: abbiamo collocato gli autovelox lungo le vie di accesso alla città per disincentivare il traffico da attraversamento» oltre che per indurre chi corre troppo a rallentare.

Dieci nuove postazioni autovelox a Brugherio: “Dubbi sulla omologazione”

La regolarità dei box, così come quella dei tred installati sui semafori, è messa in dubbio da Massimiliano Balconi di X Brugherio che ha sollevato la questione durante l’ultimo consiglio comunale. «La Cassazione in una sentenza emessa ad aprile –ha spiegato– ha precisato che i dispositivi devono essere omologati dal ministero dello Sviluppo economico» mentre quelli acquistati dall’amministrazione, come confermato dall’assessore all’Urbanistica Carlo Peraboni, sono autorizzati dal dicastero delle Infrastrutture secondo quanto previsto dal Codice della strada.