«L’incendio si è sviluppato verso le 23.30. Ce ne siamo accorti subito e questa è stata una fortuna, perché siamo riusciti a intervenire con l’aiuto di tutti i condomini. Grazie agli estintori presi nei box, assolutamente efficienti, abbiamo iniziato a soffocare le fiamme, nel frattempo mia moglie ha chiamato i pompieri. I pochi minuti sono arrivati. C’erano venti vigili del fuoco a darmi una mano. Ringrazio pubblicamente il lavoro eccezionale dei pompieri. Se oggi posso godere del 90 per cento della mia casa, lo devo a loro».

Così l’architetto Paolo Alberto Vaghi, capogruppo in consiglio comunale a Cesano Maderno della lista civica di maggioranza “Vivi Cesano”, racconta la terribile esperienza che ha vissuto nella serata di mercoledì 30 settembre, quando seduto sul divano di casa insieme alla moglie Graziella Dell’Orto, ha sentito il rumore del fuoco che bruciava nella lamiera. Si è affacciato alla finestra e ha visto le fiamme levarsi altissime dalla canna fumaria collegata a un appartamento sottostante. Il fuoco aveva già intaccato il tetto.

Lui abita all’ultimo piano mansardato di una palazzina in centro a Cesano Maderno. L’immediata telefonata della moglie Graziella al 115 ha portato in via Piave 8 cinque squadre di vigili del fuoco tra Bovisio Masciago, Desio, Seregno, Monza con l’autoscala e Milano. I pompieri hanno scoperchiato 20 metri quadrati di tetto. Alla fine il danno è stato circoscritto allo studio. I vigili del fuoco sono rimasti sul posto fino alle 3.