Brianzacque, i cantieri “no dig” e invisibili da Sovico a Monza, il film per gli umarell

Sono quasi invisibili i cantieri avviati da Brianzacque per il risanamento del collettore fognario da Sovico al depuratore di San Rocco a Monza.
Brianzacque conferenza
Brianzacque conferenza

Sono quasi invisibili i cantieri avviati da Brianzacque per il risanamento del collettore fognario che parte da Sovico e termina al depuratore di San Rocco a Monza, dopo aver attraversato Macherio, Biassono, Vedano e il Parco: lo fanno notare con orgoglio i responsabili della società pubblica che gestisce il ciclo idrico integrato.

Brianzacque, tecnologia senza scavi

I lavori sono effettuati con la tecnologia “no dig”, ovvero senza scavi né manomissioni di strade e terreni: i tecnici inseriscono nella conduttura esistente un tubolare impregnato di resina che, una volta indurita, forma un nuovo tubo e, in questo modo, riducono l’impatto ambientale e i costi sociali. L’intervento sui 7,6 chilometri del collettore ha richiesto 2 anni di progettazione: i lavori, iniziati a inizio luglio, dovrebbero terminare entro il 25 maggio 2025.
I 16 milioni di euro necessari a completare l’opera sono stati finanziati dalla Banca Europea degli Investimenti con 7,72 milioni, dalla Regione con 3,5 e con la restante parte da Brianzacque con i ricavi delle bollette.

Brianzacque, la tecnologia dei micro cantieri

«La nostra – ha affermato ieri il presidente Enrico Boerci nel descrivere l’opera – è stata tra le prime società del settore in Italia ad applicare questa tecnologia in modo consistente. I vantaggi sono notevoli anche dal punto di vista dei costi sociali: ci permette, infatti, di lavorare senza interrompere la circolazione sulla Sp 6».
Il collettore si snoda per 4,3 chilometri lungo la Monza-Carate e per 2,8 all’interno del Parco: «I micro cantieri – ha spiegato Mauro Pozzi, responsabile del settore progettazione di Brianzacque – garantiscono una elevata sicurezza anche alle migliaia di utenti del polmone verde in quanti gli scavi sono limitati a pochi metri quadri in 4-5 punti. Il minor consumo di gasolio rispetto alle tecniche tradizionali consente di ridurre del 96% le emissioni di Co2 nell’atmosfera». La metodologia no dig, ha chiarito, si può utilizzare solo per la ricostruzione di tubature integre: per questo Brianzacque programma «manutenzioni preventive».

Brianzacque, smartphone e qrocode

Gli umarell che intendono seguire i lavori, ha scherzato Boerci, devono dotarsi di smartphone e inquadrare il qr-code riportato sui cartelli affissi sulle recinzioni: sullo schermo apparirà Cipp, un personaggio animato che illustrerà quanto avviene nel sottosuolo.
Il progetto è stato promosso a pieni voti da sindaci e assessori dei comuni toccati dal collettore: «Brianzacque – ha commentato il vicepresidente della Provincia Riccardo Borgonovo – ha fatto dell’innovazione e della conoscenza del territorio i suoi cardini»