A un anno esatto dalla prima edizione del Brianza Restart istituzioni, mondo delle imprese, del lavoro e del terzo settore si ritrovano per confermare alleanze e strategie con cui rilanciare l’economia del territorio messa in crisi dalla pandemia. La Provincia ha chiamato nuovamente a raccolta una novantina di realtà che per quattro appuntamenti fino al 29 luglio proseguiranno il confronto avviato martedì.
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La produzione da queste parti è ripresa più rapidamente che altrove, le esportazioni sono ripartite eppure il timore che parecchie aziende possano annunciare la chiusura è palpabile.
«Siamo preoccupati – ha commentato il presidente brianzolo Luca Santambrogio – non sappiano cosa potrà accadere con lo sblocco dei licenziamenti. La decisione della Gianetti Ruote è arrivata inaspettata e si è aggiunta a quella della Adac».
È indispensabile, ha aggiunto, che a livello legislativo si creino le garanzie affinché gli investitori non depredino il territorio chiudendo le attività dopo aver sfruttato incentivi e ammortizzatori sociali: «Dobbiamo trattenere il lavoro – ha spiegato – anche con una adeguata formazione del personale» che permetta di rimanere a tanti giovani che lasciano l’Italia in cerca di opportunità.
Se un anno fa la speranza era tutta riposta nelle cure per il covid-19, oggi assume i contorni del Recovery plan: «Dovremo fare sinergia – ha affermato Santambrogio – per mettere a terra nel migliore dei modi tutte le risorse che arriveranno».
Il Brianza Restart è servito anche a impostare un lavoro che consentirà alla Provincia e ai comuni di partecipare ai bandi per l’assegnazione delle risorse con progetti che abbiano buone opportunità di essere selezionati Nei prossimi mesi la Provincia, ha dichiarato il presidente, proseguirà nella sua opera di raccordo tra i comuni e le altre realtà della Brianza in vista dell’assegnazione dei fondi del Pnrr.
I sindaci e le associazioni di categoria, ha avvertito il prefetto Patrizia Palmisani, dovranno collaborare con le istituzioni anche per evitare che i flussi del Recovery plan possano essere intercettati dalla criminalità organizzata o dalle imprese illegali.