A Biassono a non pagare la tassa rifiuti sono gli indigenti ma anche i distratti. Pioggia di fine anno di cartelle esattoriali per chi non ha pagato la tassa rifiuti e il sindaco Piero Malegori e il vicesindaco Luciano Casiraghi prendono le difese di quella parte comunque virtuosa della popolazione. I biassonesi, insomma, che adempiono ai loro doveri fiscali e che hanno accolto con un certo fastidio e anche preoccupazione la notizia che ci siano ben 1.500 inadempienti su una popolazione complessiva di 12.500 abitanti. I conti di fine anno dicono che i concittadini inadempienti, che non hanno pagato o non hanno saldato la Tarsu per gli anni 2010, 2011 e 2012, sono esattamente 1.467.
«Si tratta dei soliti noti – precisa l’assessore Luciano Casiraghi – che in tre anni hanno accumulato e aggravato il loro debito. Non bisogna preoccuparsi o fare falsi allarmismi: c’è comunque una fascia di popolazione che non paga perché non può, in quando si trova in situazione di grave disagio finanziario. Ma queste persone sono monitorate insieme ai loro familiari dai Servizi sociali». Le famiglie finanziariamente disagiate, a detta di chi amministra la città, sono già segnalate agli uffici e evidentemente saranno convocate per sottoporre la loro situazione al concordato di un piano di rientro del debito. Come accade in ogni Comune dove si verificano ritardi di questo genere, entro l’inizio del nuovo anno e con la pianificazione della riscossione della Tarsu 2016, saranno messi nero su bianco i piani di rientro per ogni singola famiglia debitrice.
E proprio per cominciare a pianificare il recupero crediti, in questo scorcio di dicembre, il settore finanziario del Comune ha inviato a casa degli interessati i bollettini di sollecito pagamento. I contribuenti morosi riceveranno l’ingiunzione attraverso una raccomandata postale, che arriverà direttamente a casa. Una volta trovata la comunicazione nella cassetta della posta, queste persone avranno non più di 15 giorni di tempo per saldare quanto richiesto, altrimenti si partirà con le procedure per la riscossione coatta del dovuto.
A dare il beneficio del dubbio ai suoi stessi concittadini cattivi pagatori, è lo stesso assessore ai tributi, Luciano Casiraghi, che aggiunge: «In alcuni casi si può attribuire il non pagamento alla distrazione. Una volta è capitato anche a me, da allora in poi ho pagato tutto in un’unica soluzione e non è più capitato. Noi abbiamo delle segnalazioni bonarie della scadenza, come i display luminosi in piazza del Comune». Ma forse, negli ultimi tre anni i biassonesi che non hanno pagato quei tabelloni luminosi li hanno ignorati, mentre difficilmente potranno far finta di niente di fronte alla minaccia di riscossione coatta che sta per piovergli sulla testa.