Il Besanino è molto più di un semplice treno per i pendolari di Besana Brianza. È un mezzo che attraversa le vite di tanti, diventando testimone delle storie quotidiane di spostamenti verso Milano e le altre città lombarde. Se da un lato rappresenta una connessione vitale, dall’altro, il servizio ha vissuto periodi di disagi che minano la fiducia dei viaggiatori. Quest’inverno, dopo tre mesi di fermo estivo per lavori urgenti, la situazione non è migliorata: guasti tecnici continuano a compromettere il servizio, con ritardi e problemi su più tratte.
Besanino, l’appello dei pendolari: preoccupa la prospettiva dei lavori per Pedemontana
A preoccupare maggiormente, però, è la prospettiva di un’interruzione della linea a causa dei lavori per la Pedemontana. A fare il punto della situazione è Alberto Viganò, referente del comitato pendolari del Besanino.
«La situazione è peggiorata da quando è stato fermato il servizio durante l’estate, e ora rischiamo di trovarci a fronteggiare disagi ancora più grandi con l’interruzione della linea per i lavori per la Pedemontana».
Viganò fa anche notare che la sostituzione del treno con i pullman non è stata una soluzione efficace: «Durante il blocco estivo, i pullman e le navette sostitutivi non sono stati all’altezza del compito. Tanti besanesi per ovviare al problema sono diventati pendolari di Arosio, Arcore o Seregno».
L’ipotesi di dover affrontare nuovamente un’interruzione, con i pullman ancora una volta chiamati a sopperire alla mancanza del treno, non fa che alimentare le preoccupazioni. «Al prossimo stop, a differenza della scorsa estate, ci sarà da fare fronte anche a tutto il carico di studenti, per cui non basterà qualche navetta per sostituire i carichi del treno negli orari di punta», ha aggiunto.
Besanino, l’appello dei pendolari: «I sindaci devono affrontare questa situazione da subito»
Dunque, durante l’estate, la situazione è stata già difficile, ma con la ripresa delle scuole e il ritorno dei pendolari abituali, i problemi saranno ben più gravi. Viganò suggerisce che le amministrazioni locali debbano coordinarsi meglio e agire tempestivamente in vista dello stop legato alla Pedemontana.
«I sindaci devono affrontare questa situazione da subito, con soluzioni pratiche per agevolare il traffico delle navette e migliorare la viabilità nelle ore di punta. L’intervento delle forze di Polizia locale potrebbe essere un passo importante per garantire il passaggio delle navette senza intoppi».
Il tema della mobilità non riguarda solo il trasporto su ferro, ma deve includere una pianificazione più attenta dei flussi di persone, specialmente per quanto riguarda la mobilità scolastica: «Bisogna analizzare con attenzione i flussi di pendolari e studenti, anche per quanto riguarda le scuole superiori. Ad esempio, quante persone da Triuggio si dirigono a Monza per scuola? Questi sono dati che devono essere considerati per ottimizzare il servizio di trasporto», ha concluso Viganò.