I carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno fatto scattare le manette ai polsi i due insospettabili: spacciatori italiani dalla fedina penale immacolata che fanno la bella vita, trafficano in cocaina e smerciano anabolizzanti. L’arresto è dei giorni scorsi e i due spacciatori sono due cittadini di Monza di 41 e 53 anni, operai incensurati e celibi.
A farli finire in carcere a Monza è stato l’intervento del Nucleo operativo radiomobile di Vimercate che alle segnalazioni e ai pedinamenti ha fatto seguire una decisiva perquisizione domiciliare. Così sono venuti alla luce 350 grammi di cocaina, oltre 300 grammi di mannite, una sostanza da taglio, 1.950 euro in banconote di piccolo taglio, una pistola giocattolo, una pressa per la droga e delle confezioni di farmaci anabolizzanti importate sembra dall’area balcanica. L’illecito campionario è valso l’arresto ai due soggetti che, stando alle scoperte dei carabinieri, potrebbero essere pesci un po’ più grossi dei pusher di quartiere. La pressa trovata e i 3 etti abbondanti di coca lasciano pensare che la coppia fosse in grado di gestire e stoccare quantitativi notevoli di stupefacente: gli anabolizzanti poi attestano una certa varietà di ambiti di intervento.
Il profilo dei due monzesi è quello di due persone dalle intense attività mondane, in Brianza ma soprattutto nei locali milanesi dove facevano la bella vita sfoggiando un tenore di vita incompatibile con lo stipendio da operai. I carabinieri del Norm di Vimercate, al termine di un servizio di osservazione, hanno deciso di intervenire con la perquisizione. Nessun dettaglio sulle dinamiche dell’indagine e dell’intervento. Di sicuro però gli accertamenti dei militari locali sono in corso per approfondire il caso. In particolare l’investigazione potrebbe concentrarsi sulla ricerca delle palestre alle quali la coppia piazzava le sostanze anabolizzanti proibite che sono state trovate.