«Cinque autovelox nei pressi del quartiere sono troppi. Soprattutto se posizionati in punti strategici come viale Libertà dove soprattutto la sera il rischio di superare di poco il limite è all’ordine del giorno. Con multe salate e punti decurtati anche a chi involontariamente e di poco supera la velocità consentita. Se si vuole promuovere la sicurezza allora al posto degli autovelox si mettano pattuglie della polizia locale. Come deterrente anche contro i malintenzionati. A pagare sono sempre i monzesi».
Chiaro e conciso il pensiero di Maurizio Resseghini, presidente del Gruppo Spontaneo Libertà che avanza diverse perplessità sul prossimo posizionamento di tredici autovelox a Monza. Tanto da aver scritto una lettera al sindaco e all’assessore Confalonieri ed essere pronto, su sollecitazione di diversi cittadini, a intraprendere una petizione contro questo provvedimento.
«Siamo a favore del controllo e della sicurezza – precisa – Ma alcuni autovelox ci sembrano posizionati solo per far cassa. In alcune strade i limiti di velocità sembrano non adeguati alla portata e alla grandezza».
Ben venga promuovere la sicurezza, ma in altro modo. «Per esempio adottando un approccio sanzionatorio soft, con avvertimento – precisa – promuovere l’educazione civica in materia di velocità e di sicurezza e utilizzare i proventi delle multe migliorare la sicurezza sulle strade». E su alcune, nel quartiere Libertà, Resseghini punta il dito e se da un lato gli automobilisti rischieranno facili sanzioni, dall’altro le tratte attendono ancora interventi di messa in sicurezza. «Sono passati anni e promesse. Le strisce in più punti non esistono, né sono stati illuminati quei passaggi pedonali a rischio che da anni segnaliamo».